Aosta, Rinascimento: ordinanze quarantena, il sindaco Nuti non scarichi i barili
Dura contro-replica del movimento del presidente Giovanni Girardini sui presunto ritardi delle ordinanze di quarantena
“Fa davvero stupore la replica del Sindaco Nuti all’invito a ridurre i ritardi nell’emanazione delle ordinanze e contro-ordinanze (di liberazione) di quarantena per quanto attiene le fasi di processo di competenza del Comune”. Lo sottolinea Rinascimento Valle d’Aosta, che aveva chiesto al Sindaco di accelerare i tempi.
“Probabilmente il signor Sindaco, nel respingere le osservazioni, intende dire che quando ha le suddette ordinanze sotto gli occhi le firma prontamente – si legge in una nota di Rinascimento Valle d’Aosta -. In questo si dimentica che i tempi sotto la sua responsabilità come Capo del Comune non sono quelli che intercorrono da quando ha l’ordinanza sulla scrivania a quando la firma, ma sono quelli che intercorrono tra la notifica da parte della AUSL dell’esito del tampone (sia quello iniziale sia quello/quelli di controllo/negativizzazione) e la notifica relativa all’interessato (con Messo comunale)”
“Questi sono tempi che sono sotto la responsabilità del Sindaco – a maggior ragione di un Sindaco che poche giorni fa ha dichiarato su Repubblica (a firma di Diego Longhin Repubblica 20 ottobre 2020) di come “tra le competenze del Sindaco, anzi tra le prime competenze – c’è quella della tutela sanitaria dei suoi cittadini”, a maggior ragione questi tempi sono sotto la sua responsabilità Ricordiamo anche che il medico di Sanità pubblica non manda la mail di notifica esito del tampone (liberatoria sanitaria) al Segretario comunale o a un operatore del Comune ma direttamente al Sindaco Nuti”.
Rinascimento Valle d’Aosta ritiene che “i suddetti tempi siano non complessi da gestire in quanto immaginiamo che la modulistica delle ordinanze sia standard e vada solo compilata con i dati dell’interessato”.
“Abbiamo notizia di ordinanze firmate dal Sindaco in cui nelle stesse si fa riferimento alla notifica da AUSL CUS al Comune stesso avvenuta ben 48 ore prima e in altri casi 60 e 72 ore prima!”, tuona Rinascimento.
Rinascimento Valle d’Aosta intende fare chiarezza: “esemplifichiamo il perché della nostra preoccupazione”:
- Un tamponato positivo che non abbia una ordinanza e vada in giro è pericoloso per tutti;
- Un tamponato negativo che non abbia l’ordinanza di svincolo dalla quarantena perde tempo lavorativo, tempo sociale, salute e in molti casi genera costi sociali aggiuntivi e perdita economica (in caso di sostituzione ad esempio e di gestione di attività autonome).
“Vogliamo anche ricordare coma la cancellazione di molte iniziative, prima tra tutte il Marché Vert Noël, dovrebbe aver di molto alleggerito gli uffici con potenziale spazio di tempo/uomo per essere dirottato su questa priorità – rileva Rinascimento -. Davvero “no comment” sulla “opportunità di estendere la firma delle ordinanze al sabato e alla domenica” vantata dal Sindaco cui ci limitiamo a ricordare che medici, infermieri e OSS lavorano moltissime ore al giorno senza contare le feste e che i quarantenati (la quarantena è una condizione di grande stress psicofisico più prostrante del lavoro stesso) stanno lavorando 24 ore al giorno, 7/7 giorni e che molte persone senza lavoro sarebbero liete di poter lavorare anche il sabato e la domenica in questa condizione”.
“Se il sig. Sindaco ritiene che l’emergenza sanitaria lo esuli da ogni controllo politico sull’operato, controllo operato nel solo interesse dei cittadini, forse non conosce il valore della democrazia e non rispetta quello di un Consiglio comunale – critica Rinascimento -. E soprattutto non scarichi i barili. Occorre lavorare e ridurre tutte le inefficienze eliminabili essendoci purtroppo fattori non gestibili ma almeno quelli gestibili riteniamo che non ci siano scuse per non ottimizzarli!”
“Quanto alla grave offesa di Nuti che ci definisce “sedicenti neofiti della politica” gli ricordiamo che lui non ha maggiore anzianità politica dei nostri rappresentanti e che inoltre si documenti sul significato del termine sedicenti (al limite è lui che ci dice arbitrariamente neofiti)”, conclude Rinascimento.
(re.aostanews.it)