Courmayeur, entro la prossima settimana conclusa la prima fase dei lavori al Plan Chécrouit
Entro metà novembre saranno conclusi i lavori previsti nel primo lotto del progetto esecutivoa per la messa in sicurezza il Plan Chécrouit, a Courmayeur
Courmayeur, entro la prossima settimana conclusa la prima fase dei lavori al Plan Chécrouit.
Entro metà novembre saranno conclusi i lavori previsti nel primo lotto del progetto esecutivo per la messa in sicurezza il Plan Chécrouit, a Courmayeur, e nei prossimi 15 giorni sarà completata la barriera in corso di realizzazione a protezione della Scuola di sci Monte Bianco.
Lo comunica il commissario del Comune di Courmayeur, Andrea Cargnino, in una nota di questa mattina.
I lavori di mitigazione del rischio crolli, in seguito alla frana del febbraio 2019, di cui si sta occupando l’impresa Ivies di Pontey, sono andati avanti senza interruzioni nel corso di queste settimane, con un dispiego continuo e importante di mezzi e maestranze.
Il cronoprogramma
Entro la fine della settimana prossima saranno quindi terminate tutte le lavorazioni previste per questa prima fase dal progetto esecutivo, comprese alcune opere provvisorie necessarie a superare la sospensione invernale del cantiere, mentre nei prossimi 15 giorni sarà completata la barriera in corso di realizzazione a protezione della Scuola di sci Monte Bianco.
Gli interventi
Nel dettaglio, rispetto agli interventi, è sta realizzata la pista poderale per la viabilità non invernale del comprensorio, con una porzione di tracciato ancora provvisoria. In questa prima fase di cantiere sono state quindi realizzate le due gradonate, previste dal progetto esecutivo, lungo il pendio compreso tra la nicchia di distacco e il pianoro del Plan Checrouit.
«Si tratta di due rotture del pendio, di sviluppo di 320m e 190m, con larghezza compresa tra i 5 e gli 8 m – si legge nella nota – che hanno la funzione di dissipare l’energia cinetica dei blocchi che dovessero distaccarsi dalla parete. Per la sospensione invernale del cantiere è stato realizzato un rilevato temporaneo a ridosso della zona più antropizzata del pianoro del comprensorio, che permette di configurare una superficie di ampiezza di 35 x 80 m circa, con la funzione di spazio di arresto e di contenimento dei blocchi eventualmente in caduta al di sotto delle due gradonate. Per questa opera sono state temporaneamente occupate delle aree che potranno riprendere le destinazioni originali dopo la realizzazione del vallo paramassi definitivo in terra armata a cantiere concluso».
Inoltre, è stata realizzata una barriera paramassi con struttura metallica, come da progetto esecutivo, di sviluppo di 80 m, in corrispondenza della gradonata bassa, a ridosso dell’arrivo della telecabina Dolonne-Plan Checrouit. Inoltre è in corso di ultimazione la seconda barriera paramassi, anch’essa prevista in progetto, di sviluppo di 120 m in corrispondenza della seconda gradonata a ridosso della scuola di sci.
Monitoraggio
L’università di Firenze – Dipartimento di Protezione Civile ha provveduto all’installazione di una rete di sensori wireless per il monitoraggio della parete rocciosa, situata sul versante meridionale del Mont Chétif, circa 150 m a monte del comprensorio sciistico del Plan Chécrouit, oltre a fornire assistenza ed analisi dei dati registrati.
La rete va a potenziare il sistema di monitoraggio già presente in sito e costituito da una stazione totale robotizzata, installata il 4 marzo 2020 in località Plan Checrouit a circa 500 m dalla zona di osservazione, che al momento attuale monitora un totale di 18 prismi posizionati sulla parete dalla quale si sono originati i crolli. Il sistema di monitoraggio è stato messo in funzione il giorno 8 ottobre 2020 e vengono acquisisti dati dai sensori ogni 10 minuti; tutti i dati di monitoraggio sono consultabili in tempo reale tramite apposita piattaforma di monitoraggio web.
Sono state inoltre previste diverse soglie di allerta ed in caso di superamento delle stesse verrà inviato al personale preposto un sms e contestualmente un’e-mail di allertamento.
Sulla base, inoltre, degli interventi realizzati e di alcuni approfondimenti effettuati, sono state aggiornate le planimetrie di rischio e nelle prossime settimane, terminati gli interventi e collaudate e consegnate, parzialmente e provvisoriamente, le opere, saranno aggiornate le procedure di Protezione Civile che definiranno le modalità di accesso al comprensorio.
Soddisfazione della Cmbf
A meno di un mese dalla presunta apertura degli impianti il presidente di Courmayeur Mont Blanc Funivie, Gioachino Gobbi, sembra poter tirare un sospiro di sollievo.
«Non siamo noi a gestire i lavori che sono di competenza del Comune, ma siamo stati molto fortunati per il fatto che il cantiere se lo è aggiudicato una ditta molto seria che sta lavorando molto bene adottando la strategia Ponte Morandi: su due turni, tutti i giorni compresi il sabato e la domenica».
Tenuto conto che la consegna lavori è avvenuta il 18 settembre, l’impresa ha cercato di sfruttare al massimo le settimane prima delle nevicate per portare a termine almeno la parte più urgente «che era un po’ il nostro piano B» dice Gobbi.
«Ovviamente bisogna terminare i lavori l’estate prossima – spiega il presidente di Cmbf -, ma tutto quanto fatto ci permette di aprire in sicurezza».
L’attesa della nuova stagione
Altra cosa è la decisione del Cts sull’apertura degli impianti a fune in sicurezza per le disposizioni legate alla diffusione del Covid. La chiusura anticipata di marzo non ha pesato troppo sulle casse della società «Abbiamo avuto un’ottima estate che ci ha permesso di avere, nel complesso, i valori di risultato dell’anno precedente», ma per l’inverno c’è ancora incertezza. «Al momento c’è la sospensione, gli impianti a fune hanno presentato un piano organico sulla sicurezza che sarà valutato dal Cts, noi siamo fiduciosi che si possa riaprire imparando piano piano a gestire un po’ meglio i flussi. Ci sarà un periodo di adattamento che sarà complicato per tutti, ma poi si potrà lavorare in una nuova normalità».
Per Gobbi la strategia di promozione di quest’anno dovrà puntare necessariamente a «rassicurare i clienti. Definito l’aspetto giuridico-legale, ogni azienda applicherà la propria strategia; di base ci sarà la rassicurazione del cliente e, sapendo benissimo che quest’anno gli stranieri non li vedremo, l’attenzione sarà per gli italiani. Da questo punto di vista Courmayeur è fortunata per il gran numero di seconde case dei turisti di prossimità».
Il comprensorio di Cmbf si è preparato alla stagione 2020/2021 con nuovi lavori di rimodellamento del terreno e limatura delle piste e «organizzandoci per ottemperare alle disposizoni in atto. Già solo per la gestione dei flussi bisogna smotare quasi mezza stazione…», conclude Gobbi.
Il via libera per Cmbf, condizioni meteo e situazione sanitaria generale permettendo, è fissato per sabato 28 novembre.
(erika david)