Saint-Vincent: no al taglio delle indennità, le minoranze insorgono
Denunciano i due gruppi il «sensibile aumento rispetto all'ultimo anno»; le minoranze mantengono il taglio del 30% da destinare al fondo emergenza Covid
Saint-Vincent: no al taglio delle indennità, la minoranza insorge. «Lo stipendio del nuovo sindaco di Saint-Vincent costa 1000 euro in più rispetto al precedente». I due gruppi di minoranza, capitanati da Maurizio Castiglioni e Antonio Iiriti, puntano il dito con il sindaco Francesco Favre, che nel Consiglio comunale di giovedì 29 ottobre sera ha declinato l’invito al taglio del 30% così come deciso dall’amministrazione precedente.
Il j’accuse
«Registriamo con grande rammarico che il primo atto di indirizzo della nuova amministrazione Favre, quello delle indennità di funzione, segna un sensibile aumento rispetto alle indennità dell’ultimo anno. Se dai banchi della minoranza solo un anno fa aveva condiviso la diminuzione dello stipendio del sindaco Borgio del 30%, il neo sindaco Favre adesso ha mutato opinione ritenendo forse il proprio lavoro più prezioso.
Ha dichiarato infatti che le nuove indennità sono rispettose del lavoro degli amministratori. In questo momento di grave crisi economica come gruppi di minoranza riteniamo invece sia necessario dare un segnale chiaro e forte a chi sta vivendo drammatici momenti di difficoltà e che non si possa agire in maniera egoistica. Abbiamo pertanto confermato che le nostre indennità di consiglieri di minoranza continueranno ad essere decurtate del 30% e saranno destinate al fondo di emergenza Covid già attivo».
Il sindaco Favre percepirà 2.871 euro lordi, più 700 di diaria mensile, 1.579 al vicesindaco Susanna, 861 agli assessori e 143 ai consiglieri. Non viene applicato l’aumento, facoltativo, del 20% e la riduzione del 10% confluirà nel fondo Covid.
(d.c.)