Il Covid miete una vittima illustre: chiude la storica Locanda La Clusaz
L'estate scorsa la decisione di non aprire sembrava un arrivederci, ma le nuove restrizioni hanno dato il colpo di grazia
La Locanda La Clusaz dà l’addio. E lo fa motivandolo con una pagina sui giornali, dove i titolari ringraziano i loro ospiti.
Il ristorante La Clusaz, uno dei migliori della Valle d’Aosta, getta la spugna. Causa Covid. ma non solo.
L’estate scorsa con un commovente messaggio sul sito internet del locale, erano stati spigati i motivi della non apertura stagionale. Con le restrizioni ulteriormente inasprite, il colpo di grazia.
Resta una storia lunga 95 anni, da quando l’azienda agricola che aveva sostituito la locanda che era lì dal Medioevo (XII secolo) fu acquistata da Graziano Grange, nonno di Maurizio, l’attuale proprietario. Con la mamma di Maurizio l’Osteria aggiunse i piatti caldi, quelli della tradizione, poi il ristorante, quindi le camere del primo piano.
Negli ultimi decenni la qualità è salita. E’ arrivata anche la stella Michelin. Dal 1987 Maurizio Grange guida l’azienda insieme a Sevi Math. Dopo le prime misure del governo per arginare la diffusione del Covid-19, avevano già alzato le mani in estate. Ma quello sembrava solo un arrivederci. Invece, Maurizio e Sevi firmeranno nei prossimi giorni sulla pagina internet dello storico locale e sui giornali il commiato alla clientela: una pagina in cui ripercorrono quest’avventura contraddistinta dalla passione per l’ospitalità, non soltanto per la tavola.
Alla “Clusaz” sono passati ospiti da tutto il mondo, attirati dall’opportunità di degustare prodotti del territorio accompagnati da selezionati formaggi, vini e distillati godendo della calda ospitalità della sala e dell’ambiente raffinato e volutamente semplice.
Il saluto
La Clusaz spegnerà i fornelli a dicembre. «E’una decisione sofferta, ma necessaria – spiega Maurizio Grange -. Una situazione come questa ha bisogno di energie giovani e tanta determinazione. Noi abbiamo fatto il nostro percorso e ci ritiriamo, con tanti ricordi bellissimi e un ringraziamento a chi ci ha conosciuto, ai fornitori che ci hanno servito per anni e a tutti i nostri preziosi collaboratori che ci hanno permesso di scrivere questa piccola storia».
«Grazie a tutti – conclude Sevi Math -. Porteremo nel cuore le tante serate trascorse tra cucina, sala e ospiti attenti, curiosi e appassionati cultori di sapori e tradizione».
(re.aostanews.it)