Nuovo Dpcm, i ristoratori scendono nelle piazze italiane per dire NO
Manifestazione in piazza Chanoux ad Aosta alle 11.30 di mercoledì 28 ottobre
I ristoratori italiani scendono in 24 piazze italiane per dire no alle misure restrittive del nuovo Dpcm. La manifestazione è organizzata da Fipi-Confcommercio.
L’appuntamento di Aosta è in programma in piazza Chanoux mercoledì 28 ottobre alle 11.30.
«La manifestazione sarà ordinata, statica, pacifica e silenziosa – promette Confcommercio -. Sarà svolta nel rispetto delle norme di sicurezza anti contagio».
L’iniziativa si terrà in 24 piazze cittadine. Simbolicamente, saranno piazzati a terra 1000 coperti (tovaglie, piatti, bicchieri e posate) «per raccontare le imprese, i valori e il lavoro del nostro settore», fa sapere l’Associazione, che ricorda: «Siamo a terra».
Non siamo untori
«Scendiamo in piazza per evitare che passi il messaggio che i pubblici esercizi abbiano un ruolo nella diffusione del contagio. – dichiara Graziano Dominidiato, presidente della Fipe-Confcommercio VdA – Non esiste alcuna connessione tra quest’ultimo e l’apertura dei locali, anche perché gli operatori del settore rispettano seriamente i protocolli sanitari imposti e validati dal Cts e dall’Inail. Protocolli che hanno richiesto investimenti economici significativi e garantito sicurezza ai consumatori. Per questo motivo FIPE VdA chiede a gran voce all’Amministrazione Regionale di fare il possibile per modificare gli orari di chiusura di bar e ristoranti come avvenuto in altre regioni».
«Il settore rischia il suo futuro – ribadisce Lino Stoppani, Presidente Fipe-Confcommercio – Il Governo, anche in incontri odierni, ha confermato l’impegno di dare seguito immediato a molte delle misure richieste in più occasioni dalla nostra Federazione. Contributi a fondo perduto, interventi sulle locazioni, cancellazione – differimenti di scadenze fiscali, ammortizzatori sociali. Aspettiamo di vedere il provvedimento in approvazione oggi in Consiglio dei Ministri, è fondamentale per consentire la sopravvivenza di un comparto decisivo per la filiera agroalimentare e per il turismo di questo Paese».
(re.aostanews.it)