Disabilità: (ancora) niente tempo pieno e somministrazione pasti e medicinali nei centri CEA
L'assessore alla Sanità, Roberto Barmasse: speriamo al più presto di risolvere la questione
Si allontana ancora il ritorno alla normalità nei quattro Centri Educativo-Assistenziali che nella nostra regione accolgono 71 persone con disabilità.
La scorsa settimana l’assessore alla Sanità uscente Mauro Baccega aveva annunciato la frequenza a tempo pieno e la possibilità di somministrazione dei pasti e dei medicinali agli utenti a partire da lunedì 26 ottobre. Ma così non è: proseguono infatti i turni degli utenti – mattutini o pomeridiani – senza somministrazione di pasti e di medicinali.
Conferma il neo assessore alla Sanità, Roberto Barmasse: «in effetti è così. L’accordo con l’azienda Usl che avrebbe dovuto mettere a disposizione personale infermieristico – necessario perché buona parte degli utenti ha bisogno di assumere farmaci al momento del pasto – è parzialmente bloccato, anche se abbiamo avuto rassicurazioni in merito dal dottor Ottonello (il direttore amministrativo dell’azienda Usl, ndr). Speriamo al più presto di poter risolvere la questione. L’andamento del contagio impone poi una riflessione sulla frequenza e sul rapporto 1/1 tra personale e utente. Per il momento, prosegue la frequenza organizzata in turni. Contiamo di poter al più presto dare una risposta alle famiglie».
I CEA in Valle d’Aosta
I Centri educativo-assistenziali sono quattro e accolgono 71 utenti: 18 ad Aosta, 21 a Gressan, 15 a Châtillon e 17 a Hône.
Dopo i mesi del confinamento, da fine giugno i centri hanno riaperto, organizzando turni mattutini e pomeridiani, con attività ridotte a un paio d’ore per ciascun utente, perlopiù passeggiate all’aperto.
Da fine luglio in avanti, l’attività è stata garantita per te o quattro giorni alla settimana, sempre attraverso una suddivisione in turni.
(cinzia timpano)