Coronavirus: 82 ricoverati al Parini, inizio trasferimento pazienti a Saint-Pierre
Da martedì 27 inizio trasferimento di pazienti Covid dall'ospedale di Aosta alla clinica Isav
Sale a 82 il numero dei ricoverati all’ospedale Parini di Aosta. E 4 sono in terapia intensiva. Lo si è appreso nel corso della prima conferenza stampa della neonata giunta regionale, tenutasi questa mattina, lunedì 26 ottobre, a palazzo regionale.
Per “alleggerire” il Parini, da domani, martedì 27, inizierà il trasferimento dei pazienti meno gravi a Saint-Pierre, nella struttura privata dell’Isav con la quale la Regione ha sottoscritto un accordo per ospitare 35 pazienti.
«Lo scopo principale in questo momento è di sgravare l’ospedale da pazienti Covid – comunica il neo assessore alla Sanità, Roberto Barmasse -. La capacità di ospitare da parte del Parini c’è, ma più ricoveriamo e più dobbiamo chiudere reparti. Dei pazienti attualmente ricoverati al Parini, 20 possono essere trasferiti alla clinica Isav. La clinica può ospitare fino a 70 pazienti e noi abbiamo chiesto la possibilità di aumentare il numero attuale di 35 Covid; ci stiamo lavorando».
Al momento, il Parini ha chiuso quattro reparti per far posto ai pazienti Covid. «Non dobbiamo più farlo – ancora Barmasse -. Non possiamo bloccare l’ospedale, ma permettere che, seppur con limitazioni, di proseguire con le altre attività».
Per sgravare l’ospedale, «stiamo valutando altre soluzioni – spiega Barmasse -. Le microcomunità possono essere una di questa perché hanno già il personale, ma non solo».
L’intenzione è quella di «rafforzare l’area territoriale, attraverso accordi con i medici di famiglia e i pediatri».
Carenza di personale
L’assessore Barmasse ha ribadito quanto affermato e pubblicato questa mattina da Gazzetta Matin: «c’è carenza di personale, sia di medici che di infermieri. Di strutture ce ne sono tante in giro, ma è proprio il personale a scarseggiare. La situazione è complicata».
«Nel mio reparto di Rianimazione ci sono 5 infermieri positivi – rivela il coordinatore dell’emergenza, Luca Montagnani -. E’ una situazione comune un po’ a tutti i reparti. La carenza di personale è cronica e riguarda un po’ tutto il Paese».
(lu.me.)