Nuovo Dpcm, impianti di risalita chiusi: senza sci muore economia Valle d’Aosta
Lo dice il presidente della Cervino SpA, Matteo Zanetti: da domani 130 dipendenti senza lavoro
«L’economia della Valle d’Aosta muore senza lo sci e il turismo invernale». Ne è convinto Matteo Zanetti, nuovo presidente e ad della Cervino SpA, nel commentare il nuove Dpcm del 24 ottobre, che impone la chiusura fino al 24 novembre degli impianti di risalita.
«Non capisco perché in Francia con 41 mila contagi, in Austria e in Svizzera tutto resta aperto e da noi si chiude».
Lo spiraglio
Confida Zanetti nel tavolo di lavoro- Stato-Regioni per una mediazione: «è aperto il tavolo dove si sta mettendo a punto un protocollo per prevedere la riapertura con altre regole, ma in tempi brevi».
Via alle allo sci agonistico
Se è stop allo sci amatoriale e turistico, non altrettanto per quanto riguarda gli agonisti. «Da una prima lettura del Dpcm – spiega Zanetti – ci sarebbe la possibilità di tenere aperti gli impianti per gli allenamenti degli atleti degli sci club e delle squadre nazionali degli sport invernali».
Chiusura Cervinia: dipendenti a casa
Oggi, domenica, secondo e ultimo giorno di apertura degli impianti. «Rimane il rammarico perché oggi, basandoci sull’esperienza di ieri (lunghe code che hanno sollevato molte polemiche, ndr), oggi con i correttivi è andato tutto in maniera impeccabile».
Sono 130 i dipendenti, tra stagionali e a tempo indeterminato in carico alla Cervino SpA. E’ probabile che saranno posti in cassa integrazione.
(re.aostanews.it)