Scuola, Professori senza cattedra: «vergogna, ci avete abbandonati»
E' in corso il sit in di protesta dei precari valdostani davanti a place Deffeyes; chiedono a gran voce un incontro con assessora, Sovrintendente o presidente della Regione che però non sarebbero in sede.
Scuola, Professori senza cattedra: «vergogna, ci avete abbandonati».
‘Precariato = crimine di Stato’; ‘Precari = docenti usa e getta’; ‘Noi siamo la scuola’, ‘VdA stabilizza i tuoi precari’.
Esibendo cartelli con queste scritte, una ventina di insegnanti precari stanno animando un sit in di protesta sotto palazzo regionale.
Via via, si sono aggiunti altri colleghi insegnanti.
Non sono mancati i «vergogna», e «scendete» urlati al megafono perchè nessuno dei rappresentanti dell’amministrazione scolastica è sceso a incontrare la delegazione dei Professori senza cattedra.
Gli insegnanti hanno invocato il nome della Sovrintendente Marina Fey, dell’assessora all’Istruzione Chantal Certan e del presidente della Regione Renzo Testolin.
Nessuno dei tre sarebbe a palazzo regionale in questo momento.
Da un lato il concorso bandito e al centro di veementi polemiche; dall’altro la situazione di affanno che la scuola valdostana vive in queste settimane di emergenza Covid-19.
«I precari valdostani sono stati abbandonati – ha commentato la portavoce dei Professori senza Cattedra Sabrina Pirana – le persone che in questo momento dovrebbero ascoltarci sono chiuse nei loro uffici e non ci ascoltano.
Siamo considerati niente, i precari sono feccia, basta ascoltare le dichiarazioni della ministra Azzolina che da Mentana ha parlato di precari storici esclusivamente come di coloro che sono nelle graduatorie a esaurimento.
L’ennesimo schiaffo alla nostra categoria e si pretende di mantenere il concorso straordinario (il 22 ottobre) nel momento in cui la scuola vive un momento delicatissimo, tra insegnanti obbligati alla quarantena, classi in isolamento e alcune scuole che hanno ripreso la didattica a distanza per cautelarsi da ulteriori quarantene.
Il concorso non prevede inoltre una data suppletiva, per permettere ad esempio a quegli insegnanti che dovessero essere malati o in isolamento fiduciario di partecipare.
Siamo davvero abbandonati e senza alcuna tutela; abbiamo chiesto ai dirigenti scolastici oggi di essere qui con noi, non c’è nessuno.
Sin dal mese di maggio abbiamo chiesto di potenziare gli organici, vista l’emergenza sanitaria, ma nessuno ci ha ascoltato.
Il nostro mantra è ‘si può fare’; la Valle, forte della sua autonomia può davvero stabilizzare i suoi precari, affrancandosi dalle decisioni del Governo».
Gli insegnanti precari chiedono che la regione li sostenga sull’ipotesi di rinviare il concorso straordinario.
Mercoledì era stato lo stesso senatore Lanièce a chiedere se fosse valutata l’ipotesi rinvio.
«Il concorso straordinario è assurdo, uno schiaffo in faccia alla categoria – nessuno di noi dovrebbe presentarsi perchè durante una pandemia, aprire la scuola agli esterni è assurdo – ha commentato una insegnante precaria -.
Non si dica che non vogliamo il concorso, lo chiediamo da tempo, con una selezione meritocratica.
Questo governo è in carica fino al 20 ottobre e dovrebbe ascoltarci, non fare finta di non sentire.
Arriveranno le diffide, non è una minaccia ma una certezza.
La categoria ha abbassato la testa già troppe volte».
La riunione con i sindacati
Per martedì 13 ottobre, alle 12.30, a palazzo regionale è convocata una riunione con i rappresentanti sindacali della scuola, alla presenza della Sovrintendente agli Studi Marina Fey per la questione del concorso straordinario e altre questioni che riguardano il mondo della scuola.
Nella foto in alto, uno scorcio del sit in in place Deffeyes.
(cinzia timpano)