Ballottaggio Aosta: Girardini raddoppia i voti ma non gli basta per diventare sindaco
Rinascimento segna un + 1.963 preferenze. Vince Gianni Nuti, che di voti ne raccoglie 433 in più rispetto al primo turno
Giovanni Girardini raddoppia i voti ottenuti al primo turno, ma non gli basta per vincere il ballottaggio per il Comune di Aosta. Si impone l’accoppiata Gianni Nuti e Josette Borre, che di voti ne raccolgono 433 in più rispetto al voto del 20 e 21 settembre.
A fare la grande differenza nella corsa al Comune di Aosta è stato l’astensionismo. Se al primo turno si era recato alle urne il 64,22% degli aventi diritto, nel ballottaggio del 4 e 5 ottobre appena il 45,93%.
Gianni Nuti e Josette Borre erano sostenuti da Progetto Civico Progressista, Av, Uv, Sa e, al ballottaggio, dalle forze di sinistra. Giovanni Girardini e Carla Balbis erano le figure apicali della lista civica Rinascimento Valle d’Aosta, che al ballottaggio ha incassato l’appoggio di Lega e Centro-destra, che però non hanno fatto campagna attiva.
I numeri
L’astensione è il primo partito di Aosta, se è vero che degli oltre 28 mila aventi diritto al voto, hanno votato in appena 13.075.
Giovanni Girardini e Carla Balbis al primo turno avevano ottenuto 3.981 voti (24,31%) e avevano conquistato il ballottaggio ai danni di Sergio Togni e Bruno Giordano (Lega e Centro-destra), fermi a 3.280 voti (20,03%).
Al ballottaggio Girardini ha ottenuto 5.944 voti (46,66%), ben 1.963 in più di prima.
Vincente, ma che deve far riflettere, l’esito per Nuti e Borre: 6.361 voti al primo turno (38,84%) e 6.794 al ballottaggio (53,34%), appena 433 voti in più. Segno che oltre a Progetto Civico Progressista (che comprende anche il PD), la sinistra, pur schieratasi pubblicamente, non ha effettuato quello che viene chiamato il “voto utile”.
Rispetto al primo turno, alle urne si sono presentati 5.200 aostani in meno. «Una tristezza – commenta Giovanni Girardini -. Segno che né Nuti né io siamo riusciti a far passare il nostro messaggio. Inoltre, è la dimostrazione che alla gente della città importa poco; un vero peccato».
«Un dato che deve far riflettere – commenta il neo sindaco, Gianni Nuti -. Dovremo far educazione di cittadinanza attiva».
(lu.me.)