Chiusura anticipata locali, Confcommercio: «Una follia»
Il presidente Graziano Dominidiato interviene sull'ipotesi di chiusura anticipata dei locali alle 23 paventata a livello nazionale
Chiusura anticipata locali, Confcommercio: «Una follia».
Il presidente Graziano Dominidiato interviene sull’ipotesi di chiusura anticipata dei locali alle 23 paventata a livello nazionale.
Secondo Dominidiato «Un’eventuale decisione del Governo sarebbe incomprensibile sia per la tutela della salute che per gli aspetti economici che graverebbero su una categoria già pesantemente provata dal lockdown».
L’ipotesi
Dell’ipotesi si era ragionato domenica sera, nel corso di una riunione tra il premier Giuseppe Conte e i capi delegazione di maggioranza, ma nessuna decisione era stata presa. La notizia però è trapelata sollevando immediatamente un vespaio di polemiche da parte delle associazioni di categoria e dei titolari dei locali.
Palazzo Chigi è intervenuto ieri, lunedì 5 ottobre, smentendo l’intenzione di introdurre nel nuovo Dpcm un coprifuoco, lasciando a locali, bar e ristoranti la possibilità di chiudere in base alle singole esigenze.
Il governo sta piuttosto lavorando su mascherine obbligatorie anche all’aperto e feste private a numero ridotto.
Le proposte di Fipe-Confcommercio Valle d’Aosta
Secondo Confcommercio Vda per evitare la diffusione del contagio incrementare i controlli, vigilare sul rispetto dei protocolli adottati a maggio e sanzionare chi non applica le misure di sicurezza, a cominciare dal distanziamento tra i tavoli.
«Se davvero sono queste le proposte del Governo – spiega Graziano Dominidiato, riferendosi alla chiusura anticipata – possiamo dire che il Governo sta agendo con metodi improbabili e causando inutili danni ad un settore che è una componente essenziale per l’economia del Paese».
Secondo l’associazione applicando il coprifuoco si otterrebbe l’effetto di far andare le persone in strada senza più alcun controllo.
Confcommercio ha lavorati mesi, come sottolineato dal presidente nazionale Enrico Stoppani «a un protocollo in grado di garantire sicurezza e lavoro e ora ci vorrebbero annullare questi sforzi a danno di un settore già duramente colpito dal lockdown e dal perdurare della crisi».
Preoccupazione per misure restrittive
Manifestando grande preoccupazione per «un provvedimento che aggraverebbe la crisi del settore», il presidente di Confcommercio VdA auspica che le voci che trapelano in queste ore «siano prive di fondamento; il Governo farebbe comunque bene a incrementare al massimo tutti i controlli su chi, imprese e cittadini, non rispettano le regole. E questo per rispetto nei confronti di chi opera correttamente a livello commerciale e dei cittadini che adottano comportamenti diligenti per limitare ed evitare i contagi».
«C’è tanta preoccupazione tra gli imprenditori per un ulteriore inasprimento delle misure restrittive – aggiunge Dominidiato – anziché chiudere le imprese, si punisca chi non rispetta le norme. Ci appelliamo alla politica regionale chiedendo loro di prendere posizione nella gestione di eventuali orari di chiusura». Il presidente ricorda come una chiusura serale anticipata dei pubblici esercizi provocherebbe un danno economico enorme e rischierebbe fortemente di non raggiungere gli obiettivi sperati. «Un’ingiustizia per tutte quelle attività che si sono adeguate per rispettare e fare rispettare le regole – conclude Dominidiato che auspica infine che «da subito il Governo valdostano metta in atto tutte quelle misure necessarie a prevenire i contagi e favorire la ripresa dei consumi anche all’interno dei locali».
(re.aostanews.it)