Regione, Lega Vallée d’Aoste: sì agli autonomisti, ma no a Rollandin
Il Carroccio valdostano guarda alla formazione della nuova maggioranza regionale, ma dice no a Progetto Civico e Pour l'Autonomie
«Riteniamo sia importante il dialogo con le altre forze autonomiste per verificare se esistano dei margini per la costituzione di un governo regionale stabile basato sui programmi, promuovendo una serie di incontri con i singoli movimenti». Lo dice il segretario della Lega Vallée d’Aoste, Marialice Boldi.
La Lega Vallée d’Aoste si è confrontata sull’esito del voto del 20 e 21 settembre e guarda alla formazione della nuova maggioranza regionale. La sua apertura alle forze autonomiste vede però una chiusura totale: no al dialogo con Pour l’Autonomie – quello creato dall’ex presidente della Regione, Augusto Rollandin – un «movimento legato a doppio filo ad un passato fallimentare che dovrà essere archiviato al più presto», ancora Boldi.
Per la Lega chiusura anche alle forze di sinistra, che in Consiglio Valle esprimono con Progetto Civico progressista 7 consiglieri.
L’analisi del voto delle Regionali
In questi giorni, la Lega Vallée d’Aoste, «ha avviato un approfondito dibattito fra eletti, candidati e iscritti, per analizzare il voto delle elezioni regionali di domenica 20 e lunedì 21 settembre scorsi – si legge in una nota -. Gli incontri hanno unanimemente portato a valutare in maniera assolutamente positiva l’esito elettorale delle elezioni regionali, che hanno visto il movimento ad aumentare i consensi, passando dal 17 al 24%, e ad ingrandire il gruppo consiliare, che passa così da 7 ad 11 consiglieri, confermandosi prima forza del Consiglio regionale».
«Allo stesso modo è stato evidenziato come l’attuale panorama politico frammentato debba far emergere una maggioranza solida che possa portare la Valle d’Aosta ad affrontare le attuali sfide, economiche, sanitarie e sociali».
In fotografia: gli 11 eletti in Consiglio regionale
(re.aostanews.it)