Saint-Vincent e il calcio piangono Rosetta Spinelli, la Dirigente e Magazziniera degna della Champions
All'età di 76 anni si è spenta dopo una breve malattia una persona che tanti giovani hanno apprezzato. I funerali mercoledì 30 settembre alle 10 nella chiesa parrocchiale di Saint-Vincent
Saint-Vincent e il mondo del calcio valdostano piangono Rosa (Rosetta) Spinelli, per i tanti amici Rosy. La scomparsa ieri, domenica 27 settembre, dopo una breve malattia. Aveva appena compiuto 76 anni, tra l’altro portati magnificamente.
I funerali di Rosa Spinelli saranno celebrati mercoledì 30 settembre alle 10 nella chiesa parrocchiale di Saint-Vincent.
Originaria di Taurianova, Rosetta Spinelli si trasferì presto in Valle d’Aosta con la famiglia. A Saint-Vincent frequentò l’IPR.
«Mancherai a tutti noi ragazzi semplicemente perché non sei stata solo la “magazziniera” degna della Champions, ma perché, in fondo, sei stata, per il tempo trascorso insieme, un po’ mamma e punto di riferimento per tutti noi, i tuoi boys», commenta su Fb Oliviero Mascheroni, uno dei molti giocatori dell’allora Valle d’Aosta Calcio e ancora prima Chatillon/Saint-Vincent per i quali Rosy Spinelli è stata non solo la magazziniera della squadra, ma anche una persona speciale «sempre disponibile».
Rosetta Spinelli ha lavorato una vita intera al Casinò di Saint-Vincent. Conosciutissima in paese, sono tanti i giovani che l’hanno conosciuta propria in ambito sportivo.
Per Paolo Battaglia – ex portiere – «Rosy è stata come una seconda mamma».
Mascheroni, che oggi vive a Galliate (NO), ma che per anni ha vestito insieme a bandiere termali quali il capitano di lungo corso Massimo De Tommaso inquadra perfettamente il “personaggio”: «…Rosy, voglio la maglia di lana il martedì, quella di cotone il mercoledì e venerdì…Il sabato e domenica quella mista. Non serviva ripeterlo: detto, fatto». C’è un però – e qui viene fuori quel carattere apparentemente spigoloso di Rosetta, la quale invece era un pezzo di pane -: «non mettere mai – tu calciatore – i calzettoni rovesciati nella cesta». Venivi avvisati e se non rispettavi le sue indicazioni, quei calzettoni te li ritrovavi sporchi di fango finché non li riponevi correttamente tra gli indumenti da lavare.
Un po’ di storia calcistica
Rosetta Rosy Spinelli non è solo stata la Magazziniera da Champions, «ma una degli artefici della ripresa del calcio a Saint-Vincent – ricorda Nunzio Santoro -. Una donna energica, con grande passione, che ancora oggi tutto il mondo del calcio valdostano ricorda».
Era il 1982 quando il Saint-Vincent, scampata la retrocessione in Seconda categoria, programmò la risalita. Fu contattato come allenatore Nunzio Santoro, che aveva guidato l’Ivrea. «Fui contattato proprio da Rosetta Spinelli – ricorda Santoro -. Francamente, non conoscevo quella signora, ma mi convinse al termine di un colloquio lunghissimo. Mi impressionò per passione e determinazione».
Allora Spinelli ricopriva il ruolo di vice presidente. Presidente era il dottor Mario Trèves e a completare i quadri dirigenziali c’era Luciano Rossi.
Passione, programmazione e determinazione, risultato: al primo anno arrivò subito il salto di categoria in Promozione, l’anno dopo un secondo posto e il terzo – 1984-1985 – dopo aver vinto il girone e gli spareggi con Valenzana e Juve Domo – addirittura la promozione in serie D. Iniziò allora l’epoca del Maros Saint-Vincent, probabilmente il punto più alto della storia calcistica termale. Negli anni duemila il declino, con la scomparsa della società.
Rosetta Spinelli era in prima fila all’epoca della ricostruzione negli anni Ottanta e c’era quando calò il sipario. Ha pianto di gioia per i tanti successi e ha versato lacrime quando il sogno sportivo è svanito, quando il titolo sportivo (serie D) prese la strada di Sarre e Aosta e poi quella della cancellazione definitiva.
(l.m.)