Elezioni comunali, Nuti e Borre: ecco come sarà l’Aosta del futuro
Comizio di chiusura questa sera, giovedì 17 settembre, per la coalizione formata da AV, UV, PCP, PD e SA
«Non importa da dove veniamo, ma dove vogliamo andare insieme». ne sono convinti Gianni Nuti e Josette Borre, candidati a sindaco e vice sindaco per la città di Aosta. Ne è convinta la coalizione (AV, UV, PCP, PD, SA) che sostiene la neo accoppiata in vista delle Comunali del 20 e 21 settembre.
Oltre duecento persone, tra candidati e simpatizzanti, hanno seguito questa sera, giovedì 17 settembre, in piazza Roncas, ad Aosta, il comizio di chiusura della lista, conclusosi con l’Inno alla gioia (XI Sinfonia di Beethoven), suonato dal quintetto di ottoni Stefano Viola, che poi è l’inno europeo, simbolo di unione, ma anche di sguardo al futuro.
Borre: far rivivere le piazze
Josette Borre e l’assessore uscente alle Politiche sociali, Luca Girasole (che non sarà candidato a causa dell’esclusione della lista di Stella Alpina per vizio di forma) hanno posto l’accento su quanto fatto dall’amministrazione uscente durante la legislatura che si sta per concludere. «Non è vero che non è stato fatto niente, come qualcuno va dicendo – ha detto la candidata vice sindaca -. Comunque, è davanti che dobbiamo guardare. Il nostro sogno è rianimare le piazze, e questa (Roncas, ndr) è un esempio di come è stata riqualificata».
Stella Alpina – Area popolare c’è
Per Girasole un intervento fermo e rassicurante, ma allo stesso tempo con il groppo in gola. Rassicurante perché l’assessore ha ribadito che Stella Alpina – Area Popolare (fatta anche di indipendenti ed elementi di Italia Viva) sostiene convintamente «questo progetto politico, perché ci crede. Con te Aosta c’è – recita lo slogan della campagna -, bene: noi c’eravamo, ci siamo e ci saremo».
Girasole è convinto che «Aosta merita il meglio che c’è sulla piazza, che per noi è Gianni Nuti» e «non certamente il meno peggio (Sergio Togni, ndr) con il badante (il sindaco – 2010-2015 – Bruno Giordano, adesso candidato vice sindaco), il quale si è vantato di non essere mai andato “sotto” con il bilancio, ma che a tutti gli effetti ha lasciato un buco di 3 milioni».
Nuti: la città va cambiata nel tempo
Dialogando sul palco con Paola Borgnino (Radio Proposta in Blu), Gianni Nuti ha parlato di quello che Aosta sarà, se sarà eletto. «La città va cambiata nel tempo, attraverso le piccole cose quotidiane – ha detto -. Contiamo di rialimentare Aosta con un po’ di fiducia. Vorrei tanto che arrivassimo un giorno a poterci vicendevolmente “ho tanto amato la mia città».
Come? Nuti lo ha spiegato attraverso alcuni video proiettati sulla facciata del Mar, che hanno sintetizzato alla perfezione il programma. Città accogliente, amministratori più vicini ai cittadini. Una delle grandi sfide è quella di «accelerare i tempi della burocrazia».
Cometto: siamo realisti
Corrado Cometto, coordinatore di AV e doppia candidatura ha detto che «Aosta può diventare una città culturale, turistica e di scambi. Noi però siamo realisti e non qualcuno che fa tutto facile e sembra che abbia la ricetta per risolvere tutto e subito, senza dimenticare però che c’è la burocrazia con cui fare i conti».
Cometto ha posto l’accento sulla forza di «essere un gruppo: noi non abbiamo bisogno di un capo bastone che ci dica cosa dobbiamo fare, perché siamo una squadra formata da persone qualificate».
(luca mercanti)