Drug Delivery: in due ai domiciliari per il giro di spaccio a portata di smartphone
Tra gli indagati anche un minorenne, l'indagine partita dopo il blitz di maggio della squadra mobile di Aosta
Due persone ai domiciliari e quattro indagati. È questo il risultato dell’operazione Drug Delivery, che ha portato alla luce una nuova frontiera di spaccio a portata di smartphone. L’indagine era partita dopo l’arresto a maggio di Omar Atioui, 22 anni, di Morgex. Il giovane è considerato la figura di vertice della nuova piazza di spaccio virtuale. Si faceva consegnare le sostanze stupefacenti a casa della compagna (indagata pure lei), a Plan Félinaz.
I corrieri che consegnavano i pacchi erano non erano a conoscenza del loro contenuto.
Per tutti i soggetti coinvolti nell’indagine, l’accusa è, a vario titolo, di concorso in detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Risulta indagato dalla procura dei minori anche un minorenne che spacciava per conto di Atioui.
L’indagine
Tutto è partito da una segnalazione di due pacchi di sostanze stupefacenti in arrivo dalla Spagna tramite corriere. È scattato così il blitz il 28 maggio della squadra mobile. Oltre alla droga, sono stati sequestrati un taccuino e il cellulare di Atioui. Gli inquirenti, coordinati dal pm Carlo Introvigne, sono così riusciti a ricostruire la rete.
Analizzando le chat di applicazioni messaggistica come WhatsApp, Telegram e Wickr (app americana che cancella in automatico le conversazioni) e i social come Facebook e Instagram, sono emersi i contatti di Atioui con alcuni spacciatori e fornitori.
Agli arresti domiciliari è finito anche Simone Nerucci, classe 1999, di Grosseto. Con i proventi del traffico aveva costruito una serra professionale in un casolare di proprietà della famiglia.
A Grosseto, la squadra mobile guidata da Francesco Filograno, ci è arrivata analizzando una chat di Instagram con Punch710, soggetto non identificato che indicava due conti correnti dove effettuare bonifici. In base a quanto ricostruito, i bonifici dell’ultimo periodo ammontavano a circa 10.000 euro.
Nel blitz in Toscana, la Polizia di Stato ha controllato due soggetti. Nell’abitazione di una persona, che risulta indagata, non è stato ritrovato nulla. È stata individuata, invece, la serra, di Nerucci, che è stato posto agli arresti domiciliari.
(thomas piccot)