Scuola: rientro in sicurezza, 15 mila mascherine distribuite ogni giorno
Insieme a misurazione della febbre a casa, distanze di sicurezza rispettate e gel igienizzante, è l'ultima misura del protocollo
Scuola: rientro in sicurezza, 15 mila mascherine distribuite ogni giorno. Insieme a misurazione della febbre a casa, distanze di sicurezza rispettate e gel igienizzante, è l’ultima misura del protocollo. Non sarà obbligatorio portare la mascherina seduti al proprio banco, ma bisognerà indossarla durante gli spostamenti all’interno dell’edificio e quando non potrà essere garantita la distanza di sicurezza. E’ l’ultima decisione in merito al rientro in sicurezza per 17 mila 344 studenti valdostani per i quali la campanella suonerà lunedì 14 settembre.
Più insegnanti
Per l’anno scolastico che sta per iniziare all’insegna degli interrogativi legati al Covid-19 la Regione ha potenziato l’organico scolastico: sono ottanta gli insegnanti in più distribuiti nelle scuole di ogni ordine e grado e aumenta di 160 il numero di bidelli. Scongiurato quindi il pericolo cattedre vuote . Ne è convinta l’assessora all’Istruzione Chantal Certan. «Non abbiamo la percezione di una raffica di certificati medici da parte dei lavoratori della scuola più a rischio contagio. Stiamo procedendo all’assegnazione delle cattedre di ruolo e quelle annuali per garantire il rientro in sicurezza e in presenza dal 14 settembre».
Dei profili di responsabilità dei docenti dice: «Se tutte le regole vengono rispettate, la responsabilità si riconduce a quella che da sempre hanno gli insegnanti». Torna a ribadire: «Non credo sia un deterrente all’insegnamento. La continuità didattica sarà comunque garantita, in ogni caso, dai supplenti». Bandita la didattica a distanza. «Una circolare ministeriale prevede la didattica integrativa durante le vacanze per gli studenti delle scuole di secondo grado ma niente di più» precisa Certan. «Non ci sarà la misurazione della temperatura all’ingresso, perché è stato chiarito che è la famiglia a doversi prendere questa responsabilità. Se uno studente si sentirà male a scuola sarà ‘isolato’ in una stanza, dove sarà seguito da un referente, saranno avvertiti genitori, pediatri e medici di igiene pubblica che decideranno il percorso da attuare». Le entrate e le uscite dagli edifici scolastici saranno separate.
Mense
Per le mense le soluzioni sono tre: l’ampliamento degli spazi, la diversificazione degli orari e la posa di piccole divisorie in plexiglass «laddove non fosse possibile altrimenti. Il servizio sarà garantito. Le cucine sono a norma da tempo» precisa Certan. Nessun preoccupazione neppure per la tornata elettorale del 20 e 21 settembre che porterà alla chiusura di 30 scuole «quasi tutte ad Aosta. I sindaci hanno fatto sforzi enormi per trovare sedi alternative». Per quanto concerne i corsi di recupero precisa: «La loro organizzazione è lasciata agli Istituti che in autonomia decideranno il periodo. Secondo i dettami ministeriali per la loro organizzazione c’è tempo fino alla fine del prossimo anno scolastico». Torna a ripetere: «La Valle d’Aosta ha le carte in regola per riaprire in sicurezza e in presenza il 14 settembre».
Ricordiamo che sarà il comune di Pontey – unico comune valdostano decretato zona rossa – a ospitare la cerimonia di inaugurazione del nuovo anno scolastico. Un luogo simbolo dal quale lanciare un forte segnale di ripartenza post Covid.