Casinò Saint-Vincent, udienza fallimento rinviata al 21 ottobre
Per unire due istanze di fallimento. La preoccupazione di lavoratori e sindacati
Fallimento Casinò de la Vallée SpA, udienza rinviata al 21 ottobre. Lo ha deciso questa mattina, martedì 8 settembre, il Tribunale di Aosta.
La prima istanza di fallimento era stata presentata dalla procura di Aosta a seguito della grave situazione finanziaria della Casa da gioco. In seguito, un’altra istanza di fallimento è stata depositata dalle società Valcolor Srl di Sarre e De Vere Concept Srl di Milano.
Il rinvio è stato disposto per riunire le due istanze.
Il 9 luglio scorso la Corte d’appello di Torino aveva revocato l’omologa del concordato preventivo, concesso dal Tribunale di Aosta per sanare la grave crisi economico-finanziaria della casa da gioco valdostana.
Preoccupazione tra i lavoratori e i sindacati
Walter Zampa, segretario regionale Ugl e candidato alle elezioni regionali con la lista Forza Italia – Fratelli d’Italia, fa presente al sito Gioconews: «Tutti i lavoratori della Casa da gioco e dell’albergo non riescono più a sostenere qualsiasi scandalo, evento giudiziario o politico in cui il casinò venga tirato in mezzo dalla magistratura o, con diritto da altre figure o, come in questo caso da altre aziende/imprese. Paradossalmente adesso i risultati arrivano, l’azienda è sulla strada giusta del risanamento finanziario e organizzativo, probabilmente in pochi anni ne verrà, o ne sarebbe uscita… ma ogni volta interviene un fattore esterno. I lavoratori non ne possono più! Sono arrivati al limite».
La speranza di Zampa è «naturalmente quella che tutto si risolva in una ragionevole scelta di continuità, in maniera di porre le basi a una gestione privatistica, e che quindi non sia un vizio procedimentale all’atto della sua presentazione – che nell’arco di un solo esercizio ha portato la società da un passivo di 55 milioni di euro del bilancio 2018 a un attivo di 13,5 milioni di euro del bilancio 2019. Una netta e incontestabile inversione del trend, che testimonia in maniera pacifica come alcune scelte (anche dolorose) in merito alla riduzione del costo del personale sono state efficaci».
Per Zampa «la soluzione più idonea per tutelare questa azienda, da mio punto di vista e, che mi vede impegnato anche nella corsa elettorale alle regionali, è la ricerca di un player di alto profilo del settore da affiancare al socio Regione, percorso da intraprendere attraverso la predisposizione di un progetto serio e innovativo che in questo modo metta fine a questa situazione ormai più che ventennale. I lavoratori vogliono ritrovare solo pace e tranquillità.
Molto preoccupato anche Claudio Albertinelli, segretario regionale del Savt: «Questa è una situazione paradossale – osserva – sembra che ci sia la volontà di far chiudere l’azienda, senza tenere conto dei sacrifici fatti dai dipendenti. Non si vede mai la fine del tunnel e ogni volta c’è qualcuno che rimette in discussione quanto fatto finora. Una volta che l’azienda sarà chiusa, che cosa si sarà ottenuto, se non di buttare per strada 400 persone?».
(re.aostanews.it)