Elezioni regionali: la ricetta di Valle d’Aosta Futura per uscire dalla crisi e ripartire
Lista di 22 candidati; numerose le donne
«La perfezione non esiste, siamo esseri imperfetti e la nostra imperfezione ci sprona a migliorare, ma per farlo ci vogliono volontà e impegno. Andrà tutto bene! Forse, molto è nelle nostre mani». Sono le prime righe del programma per le elezioni regionali 2020 di Valle d’Aosta Futura, movimento che si presenta per la prima volta sullo scacchiere elettorale, con una pattuglia di ventidue candidati tra donne e uomini e con l’obiettivo di portare alcuni di loro nella sala consiliare dell’assemblea legislativa regionale con il voto del 20 e 21 settembre prossimi.
Maestra della presentazione, avvenuta questo pomeriggio, lunedì 31 agosto a Charvensod, Adriana Viérin, donna dalla lunga militanza politica nelle file dell’Union Valdotaine, con la cui casacca è stata nell’aula consiliare.
Con Viérin altre due donne dalla lunga militanza politica: Maria Cristina Vasini, già protagonista di spicco della politica regionale nelle file di Stella Alpina e coordinatrice di Fédération Autonomiste e Liliana Brevé, che a Palazzo in passato si è anche seduta sulla poltrona di vice presidente del Consiglio nella fila dell’allora Psi.
Un programma corposo
«Conscio dell’attuale grave contesto di crisi socio economica, il Movimento prende coscienza dell’importanza del Lavoro e della Coesione Sociale», è stato spiegato.
Sfogliando le ventiquattro pagine del programma, spiccano alcuni temi prioritari. In primis il Turismo. Per Vda Futura «si deve abbandonare lo stereotipo ”Valle d’Aosta 2000 anni di storia” ma valorizzare le antiche e recenti importantissime scoperte archeologiche del nostro territorio, ricco di 5000 anni di storia».
L’Agricoltura. Per Vda Furura «si deve orientare la produzione agricola valdostana al fine di rispondere alla crescita straordinaria del consumi di prodotti di qualità e bio». In questo c’è spazio per la Fontina: «prosotto simbolo del nostro comparto agroalimentare e unico prodotto ad essere conosciuto sia a livello nazionale sia internazionale».
Per quanto riguarda l’edilizia, Vda Futura propone di «intervenire con uno strumento di immediata fattibilità per fare uscire il settore dalla gravissima crisi».
Chiaro il proposito del movimento per l’Ambiente: «procedere alla revisione del Piano Territoriale Paesaggistico».
Per risolvere il problema dei rifiuti il Movimento propone «una gestione oculata dei siti».
Capitolo CVA. Per Vda Futura «rappresenta un asset unico e strategico. L’azienda deve crescere incrementando i propri ambiti di operatività, ma la governance deve rimanere in capo alla Regione, con il contributo di capitali privati».
Vda Furura riporta in auge anche il sogno della Zona Franca. Massima è l’attenzione per il problema Casinò «importante per produrre benessere per i valdostani – La casa da gioco può risollevarsi, ma deve affidare la gestione della Casa e delle strutture annesse ad un soggetto privato di comprovata esperienza nel settore del gioco».
Sui trasporti, Vda Futura ha un punto fermo: «rapida realizzazione del progetto di elettrificazione e parziale raddoppio dalle linea ferroviaria Ivrea – Aosta. Poi, ripristino della tratta Aosta – Pré-Saint-Didier».
I candidati:
- Samira Abodaber;
- Sidney Actis;
- Sara Alì;
- Edoardo Artari;
- Leonard Bardhoku;
- Jean- François Branche;
- Liliana Breuvé;
- Cinzia Callipari;
- Andreina Casalini;
- Carlo De Amici:
- Luigi De Franco;
- Franca Fabrizio;
- Federico Frassy;
- Gianmario Governato;
- Fabio Impieri;
- Ugo Lini;
- Daniela Macori;
- Veronica Menegatti;
- Gabriella Poliani;
- Mauro Salmin;
- Giancarlo Telloli;
- Maria Cristina Vasini
(alessandro camera)