Regionali, Tiramani (Lega) chiede un passo indietro a Caveri: «La Rai non è una poltrona da scaldare»
Il direttore dei programmi regionali della Rai è candidato con Vallée d'Aoste Unie
Regionali, Tiramani (Lega) chiede un passo indietro a Caveri: «La Rai non è una poltrona da scaldare».
«La candidatura di Luciano Caveri, direttore dei programmi Rai della Valle d’Aosta, è la dimostrazione di come certa parte politica consideri l’impegno nell’azienda di Stato: poco più di una poltrona, ben retribuita dai soldi dei cittadini, da scaldare e da mollare al primo scranno disponibile». A dichiararlo è il deputato Paolo Tiramani, capogruppo Lega in commissione di Vigilanza Rai, in merito alla candidatura di Caveri alle prossime elezioni regionali.
La denuncia
Prosegue. «Quarant’anni in Rai e quattro legislature in Parlamento con addirittura un sottosegretariato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, ruoli onorati grazie all’aspettativa concessa a chi ha altro incarico: più che di un servitore dello Stato, questo sembra il curriculum di chi cerca di mantenere una poltrona sempre pronta dovesse mai andar male qualcosa. Questo però non è il modo corretto di intendere un ruolo strategico e di grande responsabilità in Rai com’è quello da lui ricoperto».
«Caveri sia chiaro con i valdostani e con l’azienda: si autosospenda, come anche la policy aziendale verosimilmente imporrà, per tutto il periodo elettorale, dando così un esempio di correttezza e di responsabilità, ma comprenda anche che, a prescindere dall’esito della competizione elettorale, forse sarebbe opportuno compiere un passo indietro negli incarichi regionali Rai, dimostrando così che non si può essere uomini per tutte le stagioni e rendendo così un corretto servizio alla comunità ed alle istituzioni» conclude Tiramani.