Ghiacciaio Planpincieux, pericolo rientrato: Val Ferret riaperta, Courmayeur tira un sospiro di sollievo
L'ultimo bollettino non rileva anomalie, il sindaco Miserocchi ordina la fine delle misure restrittive. Lunghe code di auto in attesa di salire in Val Ferret
Cessato pericolo di crollo del ghiacciaio Planpincieux. A mezzogiorno di oggi, domenica 9 agosto, ha riaperto la Val Ferret.
Dopo 72 ore di ansia, preoccupazioni, tensioni e non ultimo di traffico letteralmente in tilt questa mattina, è arrivata la tanto attesa ordinanza del sindaco di Courmayeur, Stefano Miserocchi che annulla le precedenti e sancisce la riapertura al traffico della strada comunale che da La Palud porta a Planpincieux e alle frazioni più a monte, oltre che il rientro nelle proprie abitazioni delle persone sfollate.
Il bollettino di oggi di Fondazione Montagna Sicura rileva come tutti i parametri dei settori B e C del ghiacciaio Planpincieux non presentino «variazioni anomale» né per quanto riguarda la velocità di scivolamento né di morfologia e deflusso idrico. La massa di ghiaccio mistra a detriti – circa 500 mila metri cubi, tanto quanto il duomo di Milano – non desta particolari preoccupazioni.
Il sindaco Miserocchi ricorda che «le azioni preventive di Protezione Civile attuate si sono rese necessarie per garantire l’incolumità e la sicurezza delle persone e degli ospiti di Courmayeur. L’evacuazione si è resa quindi necessaria e indifferibile poiché, nel quadro di rischio glaciologico paventato, le azioni di protezione civile sono impostate sulla previsione di rischio maggiore e quindi sull’eventuale rischio di caduta della porzione di ghiacciaio di 500mila metri cubi».
Traffico in tilt: lunghe attese
Fino alla riapertura sancita dalla nuova ordinanza del Sindaco, questa mattina lunghe code di auto per salire in Val Ferret. L’ordinanza di ieri sera, sabato, aveva allentato le misure di sicurezza, dando la possibilità di utilizzo a senso unico alternato della strada alternativa “Montitta”. Proprio il senso unico alternato (nessuna altra alternativa possibile considerata la larghezza ridotta della carreggiata) ha generato lunghe code tra le centinaia di veicoli autorizzati, dopo aver prenotato un posto in una struttura ricettiva o al golf club (rilascio della targa).
Sui social gli automobilisti in coda hanno testimoniato il disagio, chiedendosi anche: «non è pericoloso rimanere fermi in coda sotto questo ghiacciaio?»
In cosa anche tanti dipendenti delle strutture ricettive, con forti disagi per le stesse, soprattutto per i lavoratori della ristorazione.
(l.m.)