GiocAosta: nonostante tutto è scattata l’ora di giocare
Inaugurata l'edizione 2020 della ludoteca più grande d'Italia. Davide Jaccod: «Riscopriamo il piacere di ritrovarci»
«Nonostante tutto è ora di giocare anche quest’anno». Per una volta non c’è una vera e propria inaugurazione, ma bastano le parole di un carichissimo Davide Jaccod ad accendere la miccia dell’edizione 2020 di GiocAosta.
«A tutti chiediamo di essere responsabili insieme – sottolinea il vicepresidente di Aosta Iacta Est, anima organizzativa della rassegna che può contare sul supporto di Comune di Aosta, Europe Direct Vallée d’Aosta e Fondazione CRT, insieme a 50 tra enti e privati -. Da sempre la responsabilità è nelle corde della manifestazione, ma quest’anno lo sarà ancora di più».
D’altronde, come sottolinea Jaccod, questo è «l’unico modo per portare avanti un evento così complesso, ci vuole responsabilità tutti insieme – continua -. GiocAosta è il frutto di uno sforzo collettivo, faticoso, ma entusiasmante, con oltre 200 persone in arrivo dal Nord Ovest e oltre».
Il vice presidente rassicura e raccomanda. «Misuratevi la febbre – sorride – e state a distanza, ma almeno così riscopriamo il gusto di ritrovarci. Il distanziamento fisico non è distanziamento sociale. Buon GiocAosta a tutti e, come sempre, sarà un successo».
I numeri
Nonostante le tante restrizioni dovute all’emergenza coronavirus, sarà comunque un’edizione dai grandi numeri quella di GiocAosta 2020, che per l’occasione ha scelto, appunto, di rendere tutti “Responsabili insieme” e di scatenare un vero “mezzogiorno di gioco”, visto il fil rouge del Far West che animerà tutta la rassegna.
A permettere la realizzazione del ricco programma, che durerà fino alle 18 di domenica 9 agosto, saranno oltre 200 volontari, che dovranno “tenere a bada” oltre 700 pre-iscritti, cui si aggiungeranno altre centinaia di giocatori.
12ª edizione
La 12ª edizione è stata in dubbio per tanto tempo, ma nel cuore di Aosta Iacta Est la volontà di portare a casa il risultato c’è sempre stata.
Il lavoro serrato e armonico del team, infatti, ha permesso di preparare uno degli appuntamenti più attesi dell’estate rossonera, permettendo il ritorno di una delle più grandi ludoteche d’Italia a cielo aperto, con tanto di 1.500 giochi in scatola a disposizione dei partecipanti e oltre 200 tavoli allestiti tra i portici municipali, piazza Narbonne e l’area spettacoli del Teatro romano.
I luoghi
Per l’edizione 2020, ovviamente, si prediligerà il cielo aperto.
Aosta Iacta Est, infatti, coinvolgerà Area megalitica, Collegiata di Sant’Orso, Cattedrale, Criptoportico forense, Teatro romano, Torre dei Balivi, Museo archeologico regionale, Porta decumana, la cantina dell’Institut Agricole Régional, l’Hotel Duca d’Aosta, la sala espositiva Finaosta, il teato Giacosa, l’Arco d’Augusto e l’orto di Sant’Orso.
Ogni luogo ospiterà un’attività mirata, «pensata per valorizzare il tessuto storico e sociale della città all’interno del percorso intitolato Giocare Dappertutto – spiega ancora Jaccod, che poi anticipa qualche aspetto -. La novità principale sarà Locus, un gioco di scoperta della città che richiede solamente uno smartphone e la voglia di esplorare il centro storico sulle tracce di una storia nascosta. L’abbiamo pensato prima del lockdown, ma vista la situazione si adatta alla perfezione».
Nonostante le normative, non mancherà la grande caccia al tesoro, che andrà in scena sabato sera, così come lo spazio dedicato al riuso, con l’edizione annuale del Restart Party, previsto per sabato alle 15.
«In materia di sicurezza abbiamo allestito un piano dettagliato, che prevede l’uso della mascherina in tutte le aree di gioco dell’evento – continua Jaccod -. Elemento chiave della progettazione dell’evento è la responsabilità condivisa: un percorso di comunicazione specifico chiede a tutti i partecipanti di essere parte attiva nella creazione di uno spazio sicuro e attento alle esigenze di tutti. Abbiamo lavorato in maniera incessante per contemperare le esigenze di sicurezza e il desiderio di incontrarci di nuovo. In questo momento abbiamo bisogno tutti di senso di prospettiva: crediamo che giocAosta, con la sua struttura interamente volontaria e la sua forza collettiva, possa essere uno spunto rilevante e dare il proprio contributo alla ripartenza, mettendo ancora una volta al centro l’importanza della cooperazione e dell’entusiasmo di un progetto condiviso».
I volontari
Sono felicissimi di cominciare due dei tantissimi volontari maglia gialla e mascherina d’ordinanza, Didier e Silvio (nella foto a lato).
«Sarà sicuramente l’edizione più ordinata e responsabile di tutte – sottolineano -. Le aree gioco sono tutte pulite e controllate in continuazione. Nonostante tutto, rimane la stessa bellissima festa degli altri anni. Tutti distanti, ma si farà festa».
È un comunque un bel segnale dato alla città.
«Sicuramente – concludono -. È uno dei pochi eventi estivi, ma fatto così con criterio e in piazza segna sicuramente la ripartenza di Aosta».
(alessandro bianchet)