Sanità: durante il confinamento è aumentato l’allattamento al seno
Secondo i dati Usl l'incremento medio è stato del 10%
Sanità: durante il confinamento è aumentato l’allattamento al seno. A comunicarlo l’Usl VdA. L’incremento medio è stato del 10% con punte fino al 16%.
Le motivazioni
Spiega la coordinatrice ostetrica, Christine Vicquéry. «L’assenza di persone in visita ci ha fatto notare che, per quanto riguarda l’allattamento al seno, le mamme meno osservate, magari da estranei al proprio nucleo familiare ma presenti in reparto, sono più spontanee e sono più coinvolte in un momento così importante. È proprio nelle prime 48 ore che si stabilisce il corretto allattamento futuro. Lo abbiamo visto con le visite in fase di post-dimissione: sopratutto le neo mamme più avanti con l’età portano avanti allattamenti che, probabilmente, avremmo rischiato di perdere».
«Le mamme hanno allattato di più, forse perché più rilassate e più attente al “magico momento – aggiunge Livio Leo, direttore del reparto – e questo ci induce a cogliere un aspetto positivo dell’emergenza, utile nel prossimo futuro. L’incremento contenuto dai dati condivisi con la struttura di Pediatria e Neonatologia rende evidente fino a che punto siano importanti i fattori ambientali quando è il momento di partorire».
Alcuni dati: da gennaio a giugno 2020 sono nati all’ospedale Beauregard 291 bambini (40 a gennaio, 43 a febbraio, 47 a marzo, 44 a aprile, 53 a maggio, 64 a giugno); l’allattamento materno esclusivo è stato del 91,5% nel mese di marzo e dell’88,7% a maggio.
(re.aostanews.it)