Beni culturali: a Verrayes la cappella Marseiller si apre con una app
Da sabato 1° agosto il cicerone sarà il vostro smartphone
Beni culturali: A Verrayes la cappella Marseiller si apre con una app. La porta si apre automaticamente con lo smartphone, il visitatore entra e viene guidato dalla narrazione storica-artistica-devozionale multimediale in italiano, inglese, francese.
Da sabato 1° agosto anche la Cappella di San Michele a Marseiller, Verrayes (Aosta) potrà essere aperta e visitata grazie alla app “Chiese a porte aperte”: una modalità tecnologica innovativa, unica in Europa, sostenuta da Fondazione CRT e coordinata dalla Consulta regionale per i beni culturali ecclesiastici, per ampliare le opportunità di accesso alle testimonianze d’arte sacra sul territorio.
Con la Cappella valdostana sono complessivamente 23 i beni in Piemonte e Valle d’Aosta, organizzati in itinerari, che potranno essere visitati autonomamente e in condizioni di totale sicurezza 365 giorni l’anno.
La Cappella
La Cappella di San Michele fu fatta erigere dal notaio Giovanni Saluard, castellano di Cly, nel 1441 nel borgo di Verrayes, roccaforte di confine. Lo stesso Saluard commissionò anche il ciclo di affreschi, opera di Giacomino d’Ivrea, che riproduce temi cari alla società contadina dell’epoca, interlocutrice privilegiata del pittore. I temi dipinti sono: l’Adorazione dei Magi, il Giudizio Universale, la Strage degli Innocenti, l’Epifania con la fuga in Egitto e i dannati e San Michele che pesa le anime. Peculiarità di questo pittore, noto per i dipinti che decorano l’abside della chiesa di La Magdalene nel comune di Gressan, sono la grande espressività dei volti e i forti accento di verismo.
Nella strombatura della porta d’ingresso sono rappresentati anche il committente e sua moglie, vicino ad un contadino con gli attrezzi in mano, il “guardiano del ruscello”, una figura storica che ricorda il ruscello di approvvigionamento idrico fatto costruire dal Saluard per irrigare i campi della zona. Le condizioni di conservazione della chiesa sono discrete, ciononostante gli affreschi sono poco visibili in quanto furono prima scialbati e poi recuperati negli anni ’70 con un restauro poco attento.
Modalità di visita con l’app
Una volta scaricata sul proprio cellulare l’app “Chiese a porte aperte” (per dispositivi iOS e Android), è sufficiente registrarsi e prenotare la visita gratuita: giunti sul posto nell’orario selezionato, basta inquadrare un QR code per aprire la porta della Chiesa e far partire la “voce narrante”, abbinata a un sistema di illuminazione dei dettagli artistici come affreschi e capitelli. Al termine della visita, la porta dell’edificio si chiude automaticamente. In linea con le disposizioni sanitarie di contrasto al Covid-19, l’ingresso nelle cappelle è consentito nel numero massimo di 5 persone per volta.
All’ingresso di ogni bene sono collocati dispenser con disinfettante.