Gran Paradiso Film Festival alla ricerca di nuovi sentieri
Nuovi sentieri nell'era post Covid19 è il tema attorno al quale si è sviluppato il 23° Gran Paradiso Film Festival che prende il via il 28 luglio
Gran Paradiso Film Festival alla ricerca di nuovi sentieri.
L’edizione numero 23 del festival che assegna lo Stambecco d’Oro sarà in presenza, all’aperto e in rete.
Nuova formula e tante novità per un festival che ha voluto appropriarsi di tutta l’estate, «è un festival che non finisce mai», ha detto la direttrice di Fondation Grand Paradis, Luisa Vuillermoz, recuperando tempo e spazio, allargandosi a tutti i comuni valdostani del Parco Nazionale Gran Paradiso.
Il tema scelto per quest’anno è “Nuovi sentieri nell’era post Covid19. La sfida della sostenibilità”, mentre il personaggio simbolo è Enrico Giovannini, l’economista portavoce dell‘Asvis, l’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile.
I numeri del festival
Il Gran Paradiso Film Festival si snoda quest’anno su 26 giorni con 56 proiezioni, 4 mostre, 18 eventi e 456 ore di streaming. Sono 220 i film iscritti provenienti da 44 paesi e 5 continenti. 14.000 le presenze registrate lo scorso anno.
Programma
Si comincia già la prossima settimana con la Trilogia dei Castelli, il ciclo di appuntamenti nel fondovalle che coinvolgerà Introd, Villeneuve e Aymavilles.
Martedì 28 luglio a Introd l’appuntamento con il cinema naturalistico sarà preceduto, alle 17, da una passeggiata a cavallo o in mountain bike lungo il ru che da Introd porta a Rhêmes-Saint-Georges. Alle 21 al Castello d’Introd lo storytelling Sono “Introd tra storia e spiritualità”, seguito dalla proiezione dei film in concorso Marche avec les Loups di Jean-Michel Bertrand (Francia) e Lost King of Bioko di Oliver Goetzl (Germania).
Giovedì 30 ci si sposta a Villeneuve dove per “Aria di festival”, alle 17, sarà possibile partecipare a una discesa in rafting o all’esplorazione del Parco avventura. Alle 21 al Parc Chavonne proiezione dei film Whale Wisdom di Rick Rosenthal (Austria) e Fjellrev, la quête scandinave di Baptiste Deturche (Francia).
La Trilogia dei Castelli si chiude ad Aymavilles domenica 2 agosto. Alle 17 al campo sportivo ci sarà la possibilità di sperimentare il Kyudo (arte marziale che unisce il tiro con l’arco), mentre alle 20.30 nel Parco del Castello ci sarà la Favò al festival, assaggi della tipica zuppa di Aymavilles preparata dalle signore di Ozein sulla ricetta ricostruita assieme allo chef Paolo Griffa. Allle 21, sempre nel Parco del Castello, lo storytelling Sono “Aymavilles tra cultura e paesaggio” e proiezione dei film Wild Way of the Vikings di Nigel Pope e Jackie Savery (Scozia e Regno Unito) e Quand les animaux emménagent en ville: La grande forêt de l’Est di Sébastien Lafont e Guy Beauché (Francia).
Il festival proseguirà poi online, dal 3 al 21 agosto, ci si può iscrivere su www.gpff.it, dove si potranno vedere tutti i film in concorso.
Giovedì 6 agosto si sale di quota e ci si sposta a Valsavarenche dove, alle 17, al centro visitatori del Parco, sarà inaugurata la sala immersiva che simula la salita al Gran Paradiso attraverso la realtà virtuale. “Gran Paradiso VR –The Experience of Nature”. L’allestimento sarà visitabile: fino al 6 settembre negli orari di apertura del Centro Visitatori di Valsavarenche, il 18 agosto alle 16 alla Maison Pellissier di Rhêmes-Saint-Georges e il 21 agosto alle 17 al Villaggio Minatori di Cogne.
Martedì 18 evento speciale a Rhêmes-Saint-Georges. La Maison Pellissier ospita la mostra “I sassi animati” di Arianna Bernini, l’esposizione della mummia di camoscio ritrovata sul Ghiacciaio della Tsissetta, nella Valle di Cogne e un filmato con le testimonianze dei protagonisti del ritrovamento. Alle 17 Proiezione dei 6 cortometraggi in concorso e alle 21 proiezione speciale del film-evento The Elephant Queen di Mark Deeble e Victoria Stone, prodotto da Apple (Austria).
Il festival torna poi laddove è nato, a Cogne, per le giornate conclusive. Venerdì 21 agosto alle 17, al Villaggio Minatori vernissage della mostra “Il Pianto della Terra” di Barbara Tutino. A seguire lo storytelling Sono “Cogne e la Miniera” e la proiezione di CortoNatura.
Domenica 23 agosto giornata finale ancora a Cogne, al Villaggio Minatori. Alle 17 omaggio a Ennio Morricone dell’Ensemble di archi e fiati della Sfom, seguito dalla riflessione finale del personaggio simbolo di questa edizione, Enrico Giovannini. Alle 21 la cerimonia di consegna dello Stambecco d’Oro 2020 e proiezione del film vincitore.
Info www.gpff.it.
(erika david)