Aosta, la protesta dei genitori della scuola di Porossan fa litigare il Consiglio Valle
Lettera aperta di 17 famiglie che si oppongono all'ipotesi di spostamento di alcune classi nella sede centrale dell'Einaudi
Diciassette famiglie residenti a Porossan (Aosta) dicono «no» all’ipotesi di spostamento di alcune classi della scuola primaria della frazione nella sede centrale della scuola Einaudi.
Per i genitori, lo spostamento coinvolgerebbe i soggetti più deboli presenti nella scuola: bambini di 7 anni, la maggior parte residenti a Porossan, molto legati al territorio.
Per questo motivo, le famiglie hanno scritto una lettera – che Aostanews.it pubblica – indirizzata a: Dirigente Istituzione Scolastica Luigi Enaudi prof. Giovanni PEDUTO; Illustrissimo sindaco Comune di aosta Dott. Fulvio CENTOZ; Assessore Comunale Istruzione Dott.ssa Jeannette MIGLIORIN; Assessore Regionale Istruzione Dott.ssa Chantal CERTAN; Alla Presidente della I e della V Commissione Regionale permanente – Servizi sociali e Istituzione e autonomia Consigliere Patrizia MORELLI; Al Sovraintendete degli studi regionale Dott.ssa Marina FEY; Ai consiglieri Regionali; Ai consiglieri Comunali di Aosta.
Sull’argomento si è scatenato il putiferio oggi pomeriggio, lunedì 20 luglio, in Consiglio regionale, dove la presidente Rini e il consigliere Restano si sono adoperati per predisporre due ordini del giorno.
La redazione dei documenti ha richiesto del tempo, tempo durante il quale nessuno – in attesa di un parere legislativo chiesto da Elso Gerandin (Mouv’) sul finanziamento della scuola di Pont-Saint-Martin – ha chiesto la parola. Il vice presidente Distort ha così dichiarato chiusa la discussione generale, facendo andare su tutte le furie Rini (e Restano), la quale ha parlato di «bavaglio» per un documento che intende «difendere con tutte le forze il diritto delle famiglie di Porossan».
L’ordine del giorno sulla scuola di Porossan – «che chiedeva un sopralluogo urgente», ha spiegato Claudio Restano – non è stato possibile presentarlo in aula. Restano ha chiesto che «le diciassette famiglie possano essere audite in V Commissione».
Dopo accese discussioni, il Consiglio è stato sospeso. I lavori sono ripresi 2 ore e mezzo circa dopo.
La lettera dei genitori
«Siamo 17 famiglie dell’attuale classe prima (classe seconda anno scolastico 2020/2021) della sede distaccata di Porossan del plesso scolastico “Einaudi” e Vi sottoponiamo alcune questioni originate da riflessioni e confronti comuni, che riteniamo di notevole importanza.
La questione, ad alcuni di Voi già nota, riguarda il possibile distaccamento di una classe o due da Porossan verso la sede di viale della Pace. Riteniamo questa scelta da rigettare sotto ogni punto di vista. Pur consci delle Linee-guida e delle nuove esigenze dettate dall’emergenza che ci ha visti tutti coinvolti negli ultimi mesi, non riteniamo che una possibile soluzione si possa ottenere “spostando” una ventina di alunni in altra sede, quasi fossero dei banchi e delle sedie, privi di legami, sentimenti o sfere emotive, propri di una comunità quale la nostra.Lo spostamento infatti coinvolgerebbe i soggetti più deboli presenti nella scuola: bambini di 7 anni, la maggior parte nativi e residenti a Porossan, molto legati al territorio; alcuni di loro frequentano la struttura fin dalla scuola dell’infanzia e non comprenderebbero le esigenze di trasferimento della propria classe ad Aosta con l’allontanamento dai propri amici, dalla propria realtà, dalla propria Frazione. Forse bambini di età maggiore potrebbero considerare tale spostamento come una piccola “promozione”, un avvicinamento ai grandi, sebbene anche per loro il trasferimento comporterebbe un piccolo trauma; noi siamo certi comunque che bambini di 7 anni vivrebbero questo distacco con difficoltà, come un allontanamento dal luogo della prima infanzia, con un trauma che potrebbe ripercuotersi negativamente sul loro normale sviluppo emotivo e di apprendimento.Durante un incontro tra noi genitori e residenti di Porossan, è emersa una serie di spunti che vorremmo sottoporre alla Vostra riflessione. È poco importante definire quale classe (o classi) dovranno subire il trasferimento: questa è una scuola di paese, pertanto chiunque andrà altrove perderà il contatto con la propria comunità, e la comunità stessa perderà molto.
Riteniamo che, senza nulla togliere alle possibilità offerte dalla sede centrale, in cui tutti i nostri bambini probabilmente accederanno durante il proprio percorso scolastico ulteriore, a Porossan debba esistere una scuola che non sia soltanto un luogo di apprendimento e aggregazione, ma un prolungamento della vita collettiva.
Ogni bambino in età scolastica ha subito un trauma a causa della didattica a distanza e della situazione di emergenza prodotta dal COVID 19, trauma che non gli ha permesso di completare un percorso scolastico iniziale in piena serenità. Iniziare un nuovo anno scolastico per una seconda elementare con uno spostamento di sede significa per loro veder sparire un luogo familiare, un luogo sicuro e le attività non sarebbero più le stesse. Durante il nostro incontro, noi genitori abbiamo quindi valutato alcune ipotesi che meritano un approfondimento.
Siamo a conoscenza della possibilità di utilizzo del locale della ex-latteria, come anche di un possibile adeguamento dei locali di proprietà della casa parrocchiale, la quale non ci negherà di certo, essendo gli stessi inutilizzati ed essendo la Chiesa un importante centro di aggregazione per tutti. Le due soluzioni di cui sopra premetterebbero di avere gli spazi idonei a garantire alle scuole elementari le aule necessarie. Sappiamo anche che è possibile l’utilizzo di strutture prefabbricate da piazzare accanto alla scuola di Porossan: queste ci permetterebbero di affrontare il problema evitando di spostare i bambini in altra sede. Sappiamo che simili iniziative sono programmate già per settembre in altre scuole della Valle d’Aosta, e quindi in corso di approntamento.
Un’ultima osservazione ma non meno importante: siamo a conoscenza del fatto che Importanti Aziende Italiane specializzate nella costruzione e fornitura di banchi ed attrezzature scolastiche, hanno studiato e valutato nuovi banchi dedicati alla risoluzione del distanziamento ottimizzando gli spazi a disposizione delle aule ed evitando così lo spostamento di intere classi.
Diversi Istituti si stanno adoperando infatti al fine di prevedere l’impiego di banchi singoli, soluzione che permette un ottimale uso degli spazi: ad esempio, la presenza fino a 36 bambini in aule di dimensione pari a 7×8 metri, come previsto nelle direttiva emanate nei giorni scorsi e nelle linee-guida della regione Lazio. Auspichiamo che la stessa Regione Autonoma Valle d’Aosta possa dar seguito ad iniziative e direttive proprie atte a salvaguardare e ottimizzare lo sfruttamento degli spazi evitando di trasferire alunni di 7 anni in altri istituti.
Inoltre, riteniamo le soluzioni di cui sopra di minor impatto economico e ambientale, se paragonate ai costi necessari ad attivare un servizio di navetta costante da e per Porossan, con accompagnatore e autista e senza contare l’inutile emissione di CO2 dell’automezzo impiegato. Bambini che oggi vanno a scuola a piedi si ritroverebbero a dover affrontare un piccolo, ma grande e inutile viaggio.
Abbiamo appreso inoltre dagli organi di stampa, che la RAVA ha incaricato un gruppo di lavoro, con a Capo il Dirigente Regionale Ing. Rocco, con Deleghe atte ad eseguire importanti attività al fine di garantire la normale e regolare riapertura delle scuole regionali e che, per quanto riguarda i plessi comunali, è stata attuata una riunione informativa e di raccordo. Vi chiediamo di farvi portatori del problema nei tavoli dedicati e di lavorare nell’ottica di ritrovare una soluzione che possa garantire la presenza dei bambini presso la struttura di Porossan.
Siamo disponibili ad un incontro con le Vostre delegazioni e di essere convocati e ascoltati per l’esposizione del nostro problema. Infine, chiediamo al dirigente scolastico di voler organizzare un’assemblea pubblica di Istituto aperta a tutte le famiglie, prima di procedere con qualunque decisione definitiva, al fine di poter esser tutti consapevoli delle azioni da Voi intraprese, delle Vostre proposte e delle possibili soluzioni.
Vi comunichiamo, inoltre, che è nostra ferma intenzione procedere con ogni nostra forza e con iniziative pubbliche al fine di preservare il regolare svolgimento delle lezioni e delle attività presso il plesso di Porossan, cercando di trovare insieme con Voi, e con ogni organo o soggetto demandato ad affrontare il problema, la possibile soluzione che possa garantire la piena e completa soddisfazione di ogni attore coinvolto, con l’obiettivo della massima tutela nei confronti dei Bambini.
Certi e grati del Vostro impegno alla soluzione di questa delicata situazione, ringraziandoVi per la Vostra attenzione e coinvolgimento, Vi porgiamo cordiali saluti, in attesa di Vostre indicazioni o provvedimenti.
Firmato, i genitori: Agata Filippone Giacomo Bretti Valentina Fonte Emanuele Imperato Veronica Bonin Patrik Vergeron Pablo Carmona Jessica Morabito Kristina Cuni Giuseppe Anania Junet Monique Claudio Courthoud Denis Champvillair Consuelo Jocallaz Alessandro Cresto Sarah Magri Walter Musso Elena Gal Alessandro Damarco Carolina Gomez Gianluigi Manganiello Valentina Cammareri Paolo Fazari Elena Bara Alessandro Casadei Joseli Flores Raffaella Coppo Massimiliano Giuliano.