Montagna: epica impresa di Nadir Maguet sul Gran Paradiso
L'alpino di Torgnon ha stabilito, con 2h02'32" (1h29 in vetta), il nuovo record di salita e discesa, strappandolo a Ettore Champrétavy
Montagna: epica impresa di Nadir Maguet sul Gran Paradiso. Il portacolori del Centro Sportivo Esercito di Courmayeur ha stabilito, con 2h02’32” (1h29 per salire in vetta), il nuovo record di salita e discesa, strappandolo a Ettore Champrétavy.
Il collega Daniel Antonioli (lecchese specialista del winter triathlon), anch’egli impegnato nell’impresa, ha invece stoppato il cronometro sul tempo di 2h10’32”. I due sono partiti dalla frazione Pont di Valsavarenche (1960 m), hanno risalito sentieri, pietraie, ripide pareti e la parte sommitale di ghiacciaio, sino a toccare i 4061 metri della vetta.
Considerate le condizioni meteo, a inizio settimana il team del CSE ha deciso di anticipare di 24 ore il tentativo. Il nuovo primato di Nadir Maguet è stato certificato del sistema GPS Live Tracking di Wedosport. In questo modo, assieme al cronometraggio classico della Federazione Italiana Skyrunning, è stata monitorata in tempo reale la performance dei due atleti, anche con gli intermedi in tempo reale lungo il percorso.
Il record di Champrétavy durava dal 1995
Nel 1995, Ettore Champrétavy aveva battuto il record di Valerio Bertoglio, guardaparco di Ceresole Reale con un passato da atleta, che il 6 agosto 1991 fermò il cronometro sul tempo di 2h32’6” (1h50’il tempo di salita). Ettore Champrétavy aveva abbassato la sbarra cronometrica a 2h21’36” (1h43’22” il tempo di ascesa). Un riscontro importante, stampato da uno dei grandi specialisti dello skyrunning mondiale, per anni ai vertici della disciplina.
Una sfida in un’estate senza gare
L’emergenza Covid-19 ha tolto agli appassionati dello skyrunning praticamente tutte le gare dell’estate. Gli alpini, solitamente, utilizzano questa disciplina per mantenersi in clima agonistico e prepararsi alle gare invernali di skialp. Maguet e Antonioli, allora, hanno deciso di costruirsi loro una sfida, andando all’assalto del record del Gran Paradiso.
All’alba c’è stato il tradizionale breifing, al quale ha partecipato anche Ettore Champrétavy, che non ha lesinato consigli preziosi ai due. Poi il via e la corsa a perdifiato fino ai 4061 metri della terza vetta più alta in Italia tra quelle interamente in territorio nazionale.
Una volta raggiunta la cima, Maguet ci ha messo 1h29′, la performance si è trasformata in un lungo sprint fino a Pont, dove il campione di Torgnon è arrivato in 2h02’32”.
Lungo tutto il percorso, il personale della Sezione Militare di Alta Montagna e uomini del settore tecnico del Centro Sportivo Esercito e dell’ambiente, hanno creato una cornice di sicurezza. Ettore Champrétavy, confermando la sua classe e il suo amore per lo sport, si è unito a loro, celebrando poi Maguet al termine dell’impresa.
(danila chenal)