Courmayeur: l’opposizione, contraria, lascia passare i debiti fuori bilancio
Si è riunito questa mattina il Consiglio comunale di Courmayeur; in aula solo i capigruppo e gli indipendenti dell'opposizione per permettere a Esprit di avere la maggioranza; il trasporto pubblico riprende sabato 11 luglio
Courmayeur: passano i debiti fuori bilancio, contraria l’opposizione.
Sono tornati sul tavolo del Consiglio comunale, riunito in seduta straordinaria questa mattina alle 10.30, i due debiti fuori bilancio che una settimana fa avevano spinto le opposizioni ad abbandonare l’aula.
Presenti, oltre agli amministratori di Esprit Courmayeur, i capigruppo Fabrizia Derriard (La Nuova Via), Alberto Vaglio (Gruppo misto) e gli indipendenti Marco Salvato e Raffaella Sarteur.
Prima dell’inizio della discussione Derriard ha voluto precisare che l’assenza dei consiglieri Massimo Sottile, Daniela Scalvino e André Savoye era motivata dal fatto di «permettere a Esprit di avere la maggioranza».
Rimangono infatti tutti contrari, i consiglieri di opposizione, al riconoscimento dei debiti fuori bilancio per motivazioni che hanno dettagliato in lunghe dichiarazioni di voto.
I punti in esame
All’ordine del giorno solamente il riconoscimento dei debiti fuori bilancio per i lavori di somma urgenza per il ripristino della viabilità strada comunale Val Veny e di sistemazione strada Montitaz/Planpincieux collegati a potenziale rischio glaciologico.
I due punti sono stati integrati, come spiegato dal sindaco Stefano Miserocchi, con il parere del revisore contabile e del Rup (responsabile unico del procedimento), Alexandre Glarey, che in questo caso ha partecipato alla seduta anche in qualità di vice segretario comunale, pareri, comunque non obbligatori, ha ricordato Miserocchi.
Integrazioni che secondo i consiglieri di opposizione, non solo nulla aggiungono e nulla tolgono, ma riportano gli stessi errori già segnalati nella seduta di una settimana fa.
Puntuali le richieste di precisazioni dei consiglieri sui dubbi della legittimità di una somma urgenza e sulle modalità di gestione della stessa, in particolare a scaldare gli animi la sospensione del servizio di trasporto pubblico locale della Val Vény, attivata il 4 luglio e sospesa il 7.
L’assessore Marco Vagliasindi ha spiegato che la somma urgenza era dovuta a eventuali fenomeno atmosferici che avrebbero potuto compromettere la stabilità della sede stradale, al momento non compromessa perché le frane hanno riguardato la parte a valle.
Il sindaco Miserocchi è intervenuto spiegando che il blocco del servizio di trasporto pubblico locale si è reso necessario in quanto la sospensione a tempo indeterminato del cantiere non permetteva il passaggio in sicurezza dei mezzi pesanti per le sollecitazioni che avrebbero potuto compromettere la sede stradale, e, ha aggiunto il Rup Glarey «per la situazione di incertezza e di maggiori responsabilità nei confronti del sottoscritto, non me la sono sentita di prendermi una ulteriore responsabilità con il passaggio dei mezzi pubblici».
I lavori sulla strada sono arrivati all’80% circa del totale e potrebbero concludersi nel giro di una settimana.
A questo punto il consigliere Vaglio ha fatto notare che la responsabilità della sospensione del servizio (che ha generato un diffuso malumore tra gli utenti, ndr) «non è del Consiglio comunale, ma del Rup che doveva porsi prima questi scrupoli, far convocare il Consiglio per una variazione al bilancio che avrebbe dato copertura ai lavori, senza arrivare al blocco del cantiere e alla sospensione del servizio di trasporto!»
Per quanto riguarda la strada Montitaz/Planpincieux, per il quale il consigliere Vaglio metteva in dubbio la somma urgenza di lavori iniziati a novembre, l’assessore Vagliasindi ha spiegato che questa era dovuta «per un evento potenziale, in una situazione di continua evoluzione, la strada alternativa è necessaria e dovevamo adattarla a un traffico anche pesante e continuativo». I lavori alla strada sono ormai conclusi.
La consigliera Raffaella Sarteur ha fatto notare come sia «grave che il testo non sia corretto nell’importo del debito fuori bilancio. In ogni atto è riportato un importo inferiore rispetto a quanto ammonterebbe il costo dei lavori».
Le dichiarazioni di voto
Nella sua lunga dichiarazione di voto il consigliere Vaglio ha ricordato come sia stata fatta molta confusione tra gli interventi in Val Vény, Val Ferret e per lo Chécrouit, per il quale ancora nessuna delibera per finanziare il vallo è approdata in aula. Il consigliere ha inoltre respinto le accuse di un atteggiamento irresponsabile rivolte all’opposizione da parte del gruppo Esprit Courmayeur, «irresponsabile è stata la scelta adottata dall’amministrazione, che ha agito sempre in ritardo, adattando a suo piacimento le regole e cercando di mettere con le spalle al muro i consiglieri per ottenere un voto su una delibera di riconoscimento di un debito fuori bilancio creato dalla stessa amministrazione. Il mio voto è contrario – ha concluso Vaglio – in quanto ritengo questo debito frutto di un insieme di errori amministrativi».
La consigliera Derriard ha ricordato come «abbiamo insistito per questo Consiglio urgente perché il paese si è ritrovato all’improvviso, nell’arco di poche ore, con nuove priorità che si sono andate ad aggiungere ai molti altri problemi che sta già affrontando da mesi. Criticità improvvise e non condivise perché nessuno ci ha mai detto che il paese fosse “sotto scacco”»
«Oggi siamo qui per tutelare l’interesse collettivo di Courmayeur, dei suoi cittadini, dei suoi operatori e dei suoi ospiti. Abbiamo analizzato atti e integrazioni , tutto ciò non è ancora sufficiente, non possiamo votare a favore di atti che ci lasciano aperti ancora molti, troppi dubbi, dichiaro pertanto il mio voto contrario».
La consigliera Raffaella Sarteur ha insistito, tra le altre cose, su come «risulta del tutto incomprensibile e soprattutto immotivata la sospensione del servizio di trasporto pubblico avvenuta il 7 luglio, creando una situazione paradossale e lesiva per l’economia turistica della nostra comunità, oltre a comportare un notevole danno all’immagine di Courmayeur. A tal proposito, sfugge alla comprensione come possa la mancata approvazione dell’atto consigliare di riconoscimento del debito fuori bilancio avere un nesso causale diretto con lo svolgimento del servizio».
«Per le ragioni su esposte, il mio voto è contrario».
Marco Salvato ha voluto sottolineare, a scanso di equivoci, come «nessuno abbia mai messo in discussione l’utilità di certe opere».
«Nei casi che stiamo discutendo oggi è mancata una programmazione seria e si è ricorsi all’urgenza. Ci sono tanti fattori che mi lasciano parecchi dubbi di legittimità, ecco per tutto questo io voterò contro a entrambe le delibere».
I due punti sono pertanto passati con il voto favorevole degli amministratori di Esprit, gruppo che, in una nota, al termine del Consiglio, ha ricordato come teli atti permettono «di terminare i lavori già iniziati e, per quanto riguarda la Val Veny, permette da domani, sabato 11 luglio, di riaprire la circolazione regolamentata del trasporto pubblico».
(erika david)