Terremoto Casinò: Corte d’Appello di Torino revoca il concordato preventivo
«Non ho ancora letto le motivazioni nè niente - afferma l'amministratore unico della Casinò de la Vallée spa Filippo Rolando -. Preferisco un "no comment" per questo motivo. Il commissario e i nostri avvocati sono al lavoro per capire cosa farà l'azienda»
Terremoto per il Casinò di Saint-Vincent. La Corte d’Appello di Torino, accogliendo le istanze della Valcolor s.r.l. (avvocati Maria Chiara Marchetti e Filippo Pastorini) e della Elle Claims (avvocati Antonio e Giuseppe Rappazzo), ha revocato il concordato preventivo.
«Non ho ancora letto le motivazioni nè niente – afferma l’amministratore unico della Casinò de la Vallée spa Filippo Rolando -. Preferisco un “no comment” per questo motivo. Il commissario e i nostri avvocati sono al lavoro per capire cosa farà l’azienda».
Soddisfatto il legale rappresentante della Valcolor Fabrizio Vicentini: «E’ una bella cosa visto che avevamo perso ad Aosta. Però adesso posso dire che qualcosa di vero c’era nella nostra richiesta. Adesso capiremo cosa succederà». Gli fa eco l’avvocato Marchetti: «Siamo lieti del fatto che la Corte d’Appello abbia accolto integralmente il nostro ricorso sul concordato preventivo, che è stato revocato e il Casinò è stato condannato a pagare le spese legali. Ora spetta al Tribunale di Aosta porre in essere i provvedimenti di sua competenza, ma a mio avviso ora ci sarà la dichiarazione di fallimento del Casinò. Noi avevamo fatto istanza di fallimento così come aveva fatto la Procura di Aosta».
QUI le motivazioni della Corte d’Appello di Torino.
(f.d.)