Aosta, le manovre verso le elezioni: Nuti e Forcellati scuotono PD e soci, VdA Ensamble pensa a Bruno Giordano
L'ex sindaco dice: «Non sono al corrente di questa cosa»
La volontà della gran parte dei movimenti coinvolti nel progetto di alleanza progressista-autonomista, ma soprattutto una lotta intestina nel Pd (e anche nell’Uv non è da escludere) che non permette la soluzione del caso. C’è tutto questo dietro la candidatura di Gianni Nuti e Clotilde Forcellati alla guida del comune di Aosta nella coalizione che sarebbe formata da Uv, Pd, Stella Alpina, Alliance Valdôtaine e Azione. Situazione che, peraltro, si scontra con la ricandidatura di Fulvio Centoz, sostenuta dalla segreteria del PD, ma a quanto pare invisa almeno a parte del movimento stesso e ad altre forze della presunta alleanza.
A tal proposito, la scorsa settimana avevamo dato conto dell’incontro tra Nuti–Forcellati e la pattuglia consiliare del PD (Centoz, Malacrinò, Monteleone); ora sono proprio il professore e la psicoterapeuta dem a chiarire. Lo riporta Gazzetta Matin in edicola da lunedì 29 giugno.
Gianni Nuti
«La mia posizione è quella di una persona che si è occupata di attività di interesse pubblico nel passato, interpellata da più rappresentanti di forze politiche per sondare una disponibilità a fare il candidato sindaco – spiega Gianni Nuti -. La condizione, però, è una sola: che ci sia piena e totale unità delle forze che dovrebbero sostenere l’area autonomista e di centrosinistra». Nuti ha le idee chiare e si dice «disponibile a giocarmi la partita personale fuori dal mio mondo», ma solamente dietro una «volontà politica totale».
I suoi sostenitori chiedono discontinuità. «Non necessariamente con il lavoro fatto – spiega -, perché Centoz non ha lavorato male. Si è trovato in condizioni disperate, ma ha condotto la barca in porto, risanando anche il bilancio, senza protagonismi e con intelligenza. Ci vuole discontinuità nella visione di città, lavorando sul medio-lungo termine e ripensare il modo di rappresentare le istanze delle persone. Comanda Facebook o riusciamo a ricostruire una rappresentanza che filtri le necessità e dia risposte rapide, non umorali»?
Clotilde Forcellati
«Desidero essere chiara – esclama Titti Forcellati -. Centoz, già a ottobre-novembre, all’interno dei circoli, in un PD già sfilacciato, che non riunisce gli organi direttivi perché non ha il numero legale, ha esplicitato la voglia di ricandidarsi. Abbiamo dato tutti l’ok, ma dietro la costruzione di un progetto. La risposta è stata un’autocandidatura, non è colpa mia se questo ha generato nervosismi».
Forcellati batte su un tasto. «Al di là delle persone, è importante il progetto delle forze politiche – spiega – e a oggi l’idea è creare una coalizione ampia: non dipende da me se queste forze abbiano individuato, trasversalmente, delle persone».
«L’unica mia responsabilità è quella di credere in un progetto per governare Aosta con forze progressiste e autonomiste – chiosa -. Serve unità, non progetti personali per evitare la possibilità che il centrodestra governi città e regione. L’ho detto tante volte: se Centoz raccoglie il sì delle forze politiche, io sono al suo fianco, ma basta con la personalizzazione, ci vuole unità».
Bruno Giordano
E a proposito di Bruno Giordano, in settimana si è diffusa la voce di un suo possibile ritorno in auge, dopo che qualche mese fa si era parlato di una retromarcia. A fare un pensiero alla figura dell’ex sindaco sarebbe il neonato gruppo Vallée d’Aoste Ensemble, creato da Claudio Restano e Jean Claude Daudry, Leonardo La Torre e Laurent Viérin.
«Non sono al corrente di questa cosa e la scopro ora – spiega Giordano -. Per quanto ne sappia, questo gruppo non si è ancora formato fuori da palazzo regionale. Al di là delle battute, qualcuno ha tentato di costruire una grande arca, includendo varie specie politiche, ora succederanno due cose: o si aprono le gabbie e questi si squarciano tra loro, oppure l’arca diventa una sorta di santa alleanza e finalmente si potranno vedere dei contenuti. Se si lavorerà su questo piano uno potrebbe pensare di entrare in gioco».
Il servizio completo è disponibile su Gazzetta Matin in edicola da lunedì 29 giugno e in replica digitale al prezzo di 1,20 euro.