Comitato “Priorità alla scuola”: insegnanti e studenti in piazza anche ad Aosta
La manifestazione è per le 18 in piazza Chanoux
Comitato “Priorità alla scuola”: insegnanti e studenti in piazza anche ad Aosta.
La manifestazione
Il 25 Giugno quaranta piazze italiane si riempiranno ancora una volta di cittadini, insegnanti, educatori e studenti. Anche ad Aosta saranno tutti in piazza per la scuola, alle ore 18 in piazza Chanoux. Priorità alla scuola, un comitato nazionale di cittadini, studenti, lavoratori e lavoratrici della scuola, ha indetto queste mobilitazioni per chiedere la ripartenza delle attività didattiche in presenza a settembre, salvaguardando salute, sicurezza e diritto allo studio.
Per chiedere in primo luogo risorse straordinarie, personale docente e Ata adeguato alle esigenze della scuola; assunzione dei docenti precari dalle graduatorie; investimenti strutturali per l’edilizia scolastica; prevenzione sanitaria nelle scuole, senza che si sia costretti alla riduzione del tempo scuola; ad esternalizzazioni (tutto lavoro precario) per completare il tempo scuola; alle ore di 40 minuti; alla DAD come parte strutturale dell’orario di scuola.
Le rivendicazioni
Lo sciopero che abbiamo proclamato per l’8 giugno aveva alla base questa piattaforma e per questo ci ritroviamo nelle rivendicazioni della giornata del 25. Anche come FLC della Valle d’Aosta, nel quadro delle specifiche dinamiche di questa Regione Autonoma, riteniamo importante questa mobilitazione. Come abbiamo sottolineato anche a livello confederale, anche qui non stiamo vedendo gli investimenti e le risorse necessarie per riaprire in sicurezza: la manovra straordinaria in discussione in questi giorni in Consiglio Regionale prevede al momento solo un milione e mezzo di euro, una quarantina di docenti in più su un organico di fatto di 2500 insegnanti, meno del 2% (ossia meno di due addetti per ogni Istituzione scolastica).
Per riaprire in sicurezza serve invece aumentare sostanzialmente e straordinariamente gli organici (in alcuni casi anche oltre al 30%, con risorse pari a non meno 8/9 milioni di euro). Senza parlare delle altre risorse necessarie, dagli spazi al personale ATAR, dal sostegno alla possibilità di sostituire dal primo giorno il personale assente nelle scuole dell’infanzia e primaria, come per gli educatori di sostegno. Senza parlare della scelta che si profila all’orizzonte la possibilità di non riaprire le graduatorie delle scuole in Valle d’Aosta, unica realtà in Italia a non farlo.
(re.aostanews.it)