Università: Lega giovani chiede aiuti alle famiglie per il pagamento delle rette
La misura prevede un rimborso regionale per tutti gli studenti Univda, con una aliquota progressiva a seconda della fascia di reddito e fino al 60% per gli studenti con un Isee più fragile
Università: Lega giovani chiede aiuti alle famiglie per il pagamento delle rette. Lo fa attraverso un emendamento alla legge di assestamento di bilancio presentato dalla Lega Valle d’Aosta.
L’iniziativa
Scrivono i giovani leghisti. «In questo momento di difficoltà economica, causato dall’emergenza epidemiologica da Covid-19, molte famiglie valdostane hanno subito un importante calo del reddito che si traduce, fra le altre cose, nell’impossibilità di sostenere le spese universitarie dei propri figli. Siamo perciò convinti che la politica debba agire tempestivamente per evitare che, a causa della crisi economica in atto, aumenti in modo anomalo il numero degli studenti che abbandonano il proprio percorso di studi. Per questo motivo già a fine aprile, avevamo proposto la sospensione del pagamento della terza rata dell’Università della Valle d’Aosta e la rimodulazione della stessa.
Una proposta che aveva riscosso un grande interesse fra gli studenti tanto che, dopo qualche giorno, l’Università annunciò la sospensione della rata, posticipandone la scadenza luglio, e la sua rimodulazione per il prossimo anno accademico.
Così Cipollone
«Lieti del parziale accoglimento della nostra proposta – spiega il coordinatore della Lega Giovani Valle d’Aosta Giuseppe Manuel Cipollone -, ma convinti che si potesse fare molto di più per andare incontro alle famiglie che si sono ritrovate da un momento all’altro senza reddito, abbiamo allora ripreso la nostra proposta originale e l’abbiamo rielaborata in un emendamento da presentare come emendamento al DL 60 per il tramite del nostro gruppo consiliare».
La misura prevede un rimborso regionale per tutti gli studenti Univda, con una aliquota progressiva a seconda della fascia di reddito e fino al 60% per gli studenti con un Isee più fragile.
«Una misura ragionata e non gridata – continua Cipollone -, basata su una analisi dei costi, pienamente sostenibile dalle finanze regionali. Una misura che costituisce un aiuto concreto per le fasce di reddito deboli, che rimangono le più esposte al rischio di abbandono degli studi per motivi economici. Ci auguriamo quindi che il Consiglio regionale approvi il nostro emendamento, che porrebbe la Valle d’Aosta in una posizione di avanguardia sul panorama nazionale in tema di politiche di sostegno del diritto allo studio».
(re.aostanews.it)