Casa per la salute della mente Dahu di Brusson: sit-in dei dipendenti per il pagamento della retribuzione integrativa regionale
Il contenzioso va avanti da gennaio, quando la cooperativa Codess ha interrotto i pagamenti
Si sono ritrovati davanti alla sede dell’USL di Aosta, in via Guido Rey, alcuni dipendenti della casa per la salute della mente Dahu di Brusson, con le sigle sindacali, rivendicando il pagamento della retribuzione integrativa regionale (RIR). La cooperativa Codess, che gestisce la struttura, infatti, da gennaio ha sospeso i pagamenti.
Nella struttura lavorano una sessantina di persone. In base alla qualifica, la perdita in busta paga va dai 200 euro per gli OSS ai 300 per gli educatori.
I dipendenti hanno proclamato lo stato di agitazione lo scorso 26 maggio.
La vicenda
I sindacati hanno evidenziato i mancati pagamenti della RIR a partire dal mese di gennaio. La cooperativa è stata diffidata e nelle scorse settimane si è svolto un incontro in prefettura per arrivare a una conciliazione. Un accordo, però, non si è trovato.
Per questa ragione, Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Uiltucs e Savt Terziario e Servizi, insieme ai lavoratori della struttura, si sono ritrovati sotto la sede dell’USL. L’intenzione è quella di portare alla luce la propria situazione.
Una delegazione è stata poi ricevuta dal direttore amministrativo dell’azienda sanitaria.
Igor De Belli: «Chiediamo all’azienda di far rispettare il contratto»
«L’incontro con l’USL, che è committente e paga i servizi, serve a mettere a conoscenza l’azienda del fatto che Codess non sta pagando quanto previsto dal contratto – sottolinea Igor De Belli, di FP Cgil Valle d’Aosta -. Chiediamo di far rispettare il contratto. A nostro parere si è verificata una disapplicazione contrattuale. Spetterà poi agli uffici legali capire come procedere; anche arrivando alla risoluzione del rapporto».
Poi precisa. «La cooperativa confonde, secondo noi volutamente, due istituti diversi. La RIR è una quota fissa spalmata su 13 mensilità, il premio di produzione invece viene erogato una tantum in base a criteri non concordati, fino a questo momento».
La parola ai dipendenti della casa per la salute della mente Dahu di Brusson
Per le dipendenti, a parlare è Tommasina. «Da gennaio ci hanno decurtato la retribuzione integrativa regionale – spiega -. Loro ribadiscono che non è prevista dal contratto e vogliono pagarci un premio di produzione di 600 euro. I criteri, però, non sono chiari».
Inevitabile parlare anche dei tre mesi di emergenza sanitaria. «Da marzo la cooperativa non si è mai vista e sentita, ci siamo autogestiti a tutela nostra e degli ospiti – prosegue -. Va detto, però, che hanno subito chiuso le porte e non ci hanno mai fatto mancare i dispositivi di protezione individuale».
Nella foto: i dipendenti della clinica Dahu sotto la sede dell’USL di Aosta.
(t.p.)