Aosta: Puchoz, tribuna inagibile, il calcio verso lo stadio del rugby
La scoperta dell'inagibilità del lato est degli spalti ha fatto saltare il centro estivo del CGC Aosta, ma porterà l'amministrazione a spingere per il trasferimento dell'attività calcistica in regione Tzamberlet
Tribuna dello stadio Puchoz inagibile, torna d’attualità lo spostamento del calcio al campo da rugby di Regione Tzamberlet.
Questa la novità emersa dal consiglio comunale di Aosta nell’ambito della domanda di attualità basata sull’articolo di Gazzetta Matin, che sottolineava come il Centro Giovani Calciatori Aosta avesse dovuto rinunciare allo svolgimento dei centri estivi anche a causa dell’inagibilità (scoperta a giugno alla luce di una relazione di dicembre) di parte della tribuna dell’impianto principe del capoluogo.
Salta il centro estivo
«Ho appreso che il centro estivo del CGC Aosta non si terrà – sottolinea la consigliera di Altra VdA – e che la rinuncia, avvenuta a ridosso dell’inizio delle attività, è imputabile alla comunicazione dell’inagibilità (cosa mai fatta prima) a pochi giorni».
Carpinello rincara la dose. «Ricordo che l’ex assessore Marzi, nel corso della consiliatura, ha prima ridotto la somma destinata alla ristrutturazione del Puchoz, limitandola appunto alla messa in sicurezza delle tribune, poi di fatto però non impegnandola – conclude -. La tribuna è indispensabile per il centro estivo, ma questa estate sarà ricordata come quella della chiusura degli impianti sportivi comunali».
Tribuna a est inagibile
A replicare ci prova l’assessora allo Sport e Patrimonio, Cristina Galassi, che ripercorre l’iter.
«Lunedì 8 giugno l’Ufficio sport è venuto a conoscenza dell’inagibilità di parte della tribuna est determinata dalla relazione del 5 dicembre scorso – spiega Galassi -. Gli uffici si sono così mossi per delimitare l’area non agibile».
Il 10 giugno la comunicazione al CGC Aosta.
«Ci siamo messi a disposizione e prontamente abbiamo risolto le problematiche correlate alla tribuna inagibile – continua l’assessora -. Abbiamo delimitato l’area, lasciando libero accesso alla parte non colpita da ammaloramento. Inoltre, abbiamo detto che ci saremmo fatti carico delle operazioni di sanificazione quotidiana degli ambienti».
Il Comune, insomma, si dice «dispiaciuto per la rinuncia», anche alla luce delle «molteplici telefonate destinate a rassicurare la società sullo svolgimento dell’attività, peraltro in un momento in cui nulla è più uguale a se stesso – chiosa ancora Galassi -. Comprendiamo che i centri estivi, all’epoca del Covid, risultino complessi, ma nell’ultima telefonata di domenica con il professor De Ceglie abbiamo ribadito la disponibilità ad arrivare a soluzioni idonee per lo svolgimento».
Calcio al campo di rugby di Tzamberlet
Da un’inagibilità sconosciuta, che ha portato all’annullamento dei centri estivi, esce, però, una suggestione.
«Nel prossimo futuro sposteremo l’attività calcistica nell’impianto del rugby di regione Tzamberlet, che è nuovo e sottoutilizzato – conclude Galassi -. Così restituiremo il Puchoz alla città, agli amanti della corsa e agli sportivi».
(alessandro bianchet)