Bimba morta dopo visite in ospedale, Azienda Usl chiede scusa alla famiglia per la richiesta di pagamento del ticket
Il Commissario Angelo Pescarmona invia una lettera alla famiglia e comunica che il ticket di 30 euro non è dovuto
«Abbiamo preso atto della vostra legittima lamentela apparsa sui social e sui giornali conseguente al ricevimento di un sollecito di pagamento del ticket di pronto soccorso. Si tratta purtroppo di una procedura standard della quale gli operatori aziendali non erano a conoscenza di tutte le informazioni necessarie a definirne l’inopportunità. Va da sé che la richiesta sarà annullata». E’ quanto scrive il commissario dell’Azienda Usl, Angelo Pescarmona, alla famiglia Chapellu, “vittima” degli automatismi della burocrazia.
«A nome dell’intera direzione Vi porgo le mie più profonde scuse per l’accaduto ed esprimo la mia più sincera vicinanza per la perdita della piccola Valentina», conclude il Commissario nella sua lettera alla famiglia.
Il fatto
La bambina di 17 mesi, Valentina, è morta il 17 febbraio 2020 dopo essere stata 5 giorni in coma. La famiglia aveva portato la bimba in pronto soccorso per essere visitata. Era stata dimessa con codice bianco. Il ticket – 30 euro – non era stato pagato, così gli uffici dell’Usl hanno inviato il sollecito.
(re.aostanews.it)