Artigianato: quale futuro dopo il Covid? Appello e manifesto per sostenere il settore
L'obiettivo è quello di riportare l'artigianato al centro della scena economica e culturale nazionale
Quale futuro dopo il Covid? Il mondo dell’artigianato lancia un appello e un manifesto per salvare il settore.
«Le conseguenze che la chiusura prolungata delle attività a causa del Covid-19 sta avendo sul settore dell’artigianato artistico e tradizionale ha spinto i rappresentanti del Tavolo Nazionale dell’Artigianato Artistico, formato dai soggetti sostenitori della Carta Internazionale dell’Artigianato di cui l’IVAT è firmatario dal 2010, a diffondere un appello importante che l’ente sta contribuendo a diffondere – si legge in una nota -. Per superare questo momento i firmatari della Carta Internazionale dell’Artigianato hanno infatti deciso di unirsi, di fare rete per sostenere l’importanza del settore artigianale come strumento per lo sviluppo del paese e di far sentire la loro voce».
«Le industrie artigianali e del Made in Italy sono la grande ricchezza del nostro Paese, e della nostra piccola regione, e questo tavolo sta lavorando perché ciò venga riconosciuto e l’artigianato ottenga il giusto sostegno a livello amministrativo, politico e istituzionale nazionale. In questo preciso momento storico il settore dell’artigianato ha bisogno di strategie e politiche mirate, che tengano conto della complessità e delle potenzialità del mondo dell’artigianato artistico e tradizionale. “Negli ultimi mesi ho partecipato a numerose riunioni tecniche in call – spiega la direttrice dell’IVAT, Nurye Donatoni – e a continui confronti con gli altri membri aderenti alla Carta dell’Artigianato per condividere obiettivi e strategie comuni. In questo momento essere capaci di fare rete con le altre realtà simili a noi nel contesto nazionale assume ancora più importanza. Nel corso degli incontri abbiamo avuto modo di parlare anche di altri progetti nati in seno alla Carta Internazionale dell’Artigianato quali ad esempio le scuole medie artigianali, per le quali la Valle d’Aosta sarebbe dovuta partire in questi mesi come progetto pilota in Italia ma che purtroppo è stato rinviato al prossimo anno scolastico a causa della pandemia».
Da questi momenti di confronto e riflessione è nato un manifesto frutto della condivisione di strategie di medio e lungo periodo, che hanno come obiettivo riportare l’artigianato al centro della scena economica e culturale nazionale, ma anche l’individuazione di possibili azioni di breve periodo che possano dare risposte concrete alle aziende e ai laboratori in difficoltà.
«Il lockdown ha messo a dura prova le imprese e in particolar modo le piccole imprese artigianali, ma queste ultime sono parte del tessuto sociale, ed economico del nostro paese nonché un importantissimo patrimonio culturale, di tradizioni e tecniche tramandate da secoli. In Valle d’Aosta poi, pur essendo una regione molto piccola, abbiamo una grande tradizione artigianale e sono tante le persone che hanno scelto di fare della manualità il loro lavoro – commenta il presidente dell’IVAT, Bruno Domaine –. Ma mai come ora dobbiamo sostenerle affinché non soccombano e questo è parte del ruolo di IVAT che da sempre sostiene le imprese artigianali del territorio. Nel nostro piccolo abbiamo cercato di riprendere nel limite del possibile i conferimenti da parte degli artigiani degli oggetti destinati alla vendita dei nostri negozi e abbiamo riaperto le nostre boutiques per cercare di dare una risposta la più repentina possibile ai nostri artigiani, sperando in una ripresa estiva dell’affluenza turistica, ma ci rendiamo conto di quanto si renda necessaria una programmazione generale del settore di medio-lungo termine».
Il manifesto è consultabile interamente sul sito www.lartisana.vda.it