Strage Capaci: il presidente Testolin richiama al rispetto delle regole e del prossimo
Promuovere la legalità, soprattutto nelle giovani generazioni e nella scuola: è il messaggio dell'assessora Certan
Strage Capaci: il presidente Testolin richiama al rispetto delle regole e del prossimo. Lo fa nella Giornata nazionale della legalità.
Il messaggio di Testolin
«Il pensiero di legalità ci riconduce, in questo particolare momento storico, al comportamento rispettoso delle regole e del prossimo. E’ importante ricordare tutte le vittime del terrorismo, della mafia, del dovere e di ogni forma di criminalità, anche in questo particolare momento della nostra storia in cui si è scelto di celebrare il coraggio degli italiani che si sono messi al servizio del Paese in uno dei momenti più drammatici della sua storia recente».
Testolin ha evidenziato il ruolo di «medici, infermieri, esponenti delle forze dell’ordine, insegnanti, militari, volontari della Protezione civile, farmacisti, commercianti, rider, mostrando un’etica del dovere, che richiama uno dei più grandi insegnamenti che ci ha lasciato Giovanni Falcone».
Il messaggio di Certan
«Promuovere la legalità, soprattutto nelle giovani generazioni e nella scuola, è una delle mission dell’assessorato Istruzione che, attraverso il coordinamento del Tavolo Corresponsabilità educativa e legalità e ai percorsi di Cittadinanza, ha posto al centro del suo lavoro questa tematica. In questo momento, il nostro vissuto legato all’emergenza sanitaria e sociale drammatica che abbiamo vissuto e stiamo vivendo, può essere elaborato attraverso quei valori di responsabilità, solidarietà e impegno che i giudici Falcone e Borsellino ci hanno insegnato. E proprio attraverso l’etica e la responsabilità possiamo trovare conforto e un significato positivo alle nostre azioni quotidiane in un momento di forte impegno emotivo e psicologico». Dichiara l’assessora all’Istruzione, Università, Ricerca e Politiche giovanili Chantal Certan
La ricorrenza
la Giornata nazionale della legalità, celebrata in ricordo delle stragi di Capaci e di via d’Amelio del 1992, costate la vita al giudice Giovanni Falcone, alla moglie Francesca Morvillo, al giudice Paolo Borsellino e agli agenti di scorta Antonio Montinaro, Rocco Dicillo, Vito Schifani, Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Vincenzo Li Muli, Emanuela Loi e Claudio Traina.
Il messaggio di Maria Falcone
«E’ importante ricordare tutte le vittime del terrorismo, della mafia, del dovere e di ogni forma di criminalità, anche in questo particolare momento della nostra storia in cui – come ha dichiarato la professoressa Maria Falcone – sorella del magistrato ucciso dalla mafia il 23 maggio 1992 – si è scelto di celebrare il coraggio degli italiani che si sono messi al servizio del Paese in uno dei momenti più drammatici della sua storia recente. Medici, infermieri, esponenti delle forze dell’ordine, insegnanti, militari, volontari della Protezione civile, farmacisti, commercianti, rider, impiegati dei supermercati. Donne e uomini che hanno reso straordinario il loro ordinario impegno mostrando un’etica del dovere che richiama uno dei più grandi insegnamenti che ci ha lasciato Giovanni Falcone».
(re.aostanews.it)