Coronavirus: unanimità del Consiglio di Aosta sugli aiuti
Coronavirus: aiuti per Imu, Tari, riorganizzazione dei servizi per il ritorno al lavoro e a scuola, fondo per coprire eventuali emergenze e disagi non emersi approvati dal Consiglio comunale di Aosta
Coronavirus: aiuti per Imu, Tari, riorganizzazione dei servizi in vista del ritorno al lavoro e dell’inizio della scuola, nonché l’istituzione di un fondo per coprire eventuali emergenze e disagi non emersi.
Trova finalmente armonia il consiglio comunale di Aosta e approva all’unanimità l’ordine del giorno che va a definire i paletti e le linee guida per la destinazione delle risorse che verranno stanziate per far fronte all’emergenza Coronavirus.
A presentare il documento, già emendato dal primo cittadino sull’onda di quanto emerso nell’ultimo consiglio comunale e alla luce degli interventi di sostegno statali, i rappresentanti di Uv, PD, Stella Alpina, Dosio, Girasole, Vierin, Crea e Verducci (per la maggioranza) e Sartore, Lamastra, Fedi e Carpinello (per la minoranza).
L’ordine del giorno
A spiegare le linee guida ci ha pensato il primo cittadino, Fulvio Centoz. «Con questo documento vogliamo dare indirizzi su come utilizzare le risorse – sottolinea il sindaco -. Ho rivisto l’ordine del giorno sulla base delle indicazioni ricevute, ottenendo qualcosa che potrebbe soddisfare le esigenze di tutti».
Nei dettagli, tolto il riferimento all’inevitabile «garanzia degli equilibri di bilancio per mantenere tutti i servizi programmati», l’ordine del giorno si premura di utilizzare le risorse che saranno disponibili in varie direzioni.
Alla luce delle «economie di gestione – come ricorda Fulvio Centoz -, l’avanzo di amministrazione di circa 8 milioni di euro, buona fetta dell’extragettito Imu e il rimborso della Cosap previsto dallo stato» danno l’opportunità di pensare a diverse priorità.
Sostegno a turismo, commercio e artigianato
In primis, le risorse saranno riservate a «interventi di sostegno alle attività turistiche e alle attività commerciali ed artigianali», al fine di «evitare la perdita di posti di lavoro» e per favorire «la ripresa».
L’idea è quella di pensare a «una riduzione dell’aliquota Imu per possessori e conduttori diretti di attività commerciali, che sono stati obbligati a chiudere o che hanno comunque comunicato la propria chiusura per l’emergenza – sottolinea il sindaco -. Lo stesso si può pensare per i concedenti degli immobili, che però non gestiscono le attività». Questo, però, solo in presenza di documenti che «attestino l’avvenuta riduzione del canone di locazione all’affittuario».
La misura dell’intervento? «Sicuramente non minore all’1 per mille dell’aliquota», traducibile in un totale di «circa 500 mila euro».
La misura potrebbe essere estesa anche ad «attività che sono rimaste aperte, ma che hanno subito un danno economico» e per i proprietari di locali rimasti sfitti (come da proposta del pentastellato Luca Lotto), «così da renderli più appetibili».
In seconda istanza si lavorerà sull’esenzione dell’imposta di pubblicità, sulla «riduzione della Tari per utenze non domestiche e per le fasce più deboli della popolazione».
Fondo di emergenza
Inoltre, si dovrebbe provvedere a istituire «un fondo, anche ampliabile in un secondo momento, per dare contributi a chi ha subito danni e che al momento non ci possiamo immaginare» e prevedere risorse per «riorganizzare e potenziare i servizi sociali (infanzia e anziani), sportivi ed educativi del comune di Aosta» al fine di «agevolare il ritorno al lavoro delle famiglie e l’organizzazione della ripresa» conclude il primo cittadino. Infine, si penserà a «interventi di sostegno anche pluriennali», magari attraverso «una revisione della tassazione locale».
I commenti
Arrivano commenti, ovviamente “pesati”, di approvazione da tutti i movimenti. «L’ordine del giorno fissa dei paletti, come la riduzione dell’Imu, anche se speravamo in cifre maggiori – sottolinea Etienne Andrione -. Capiamo tutti quanti che ci sono problemi, ma chiediamo al comune di utilizzare tutta l’energia possibile».
Non si discosta di molto il pentastellato Luca Lotto. «L’aiuto va incontro alla sofferenza delle attività commerciali – spiega -. Chiaro che poi nel momento della ripartenza e del consolidamento si dovrà fare un ragionamento sulla politica fiscale». Vota a «favore, ma mantengo il fiato sul collo… con la mascherina» la consigliera di Altra VdA, Carola Carpinello, al pari di Lorenzo Aiello.
«Chiedevamo che metà dell’extragettito fosse destinata alla riduzione dell’Imu – evidenzia il portacolori di Fratelli d’Italia -. Ci aspettavamo un impegno maggiore e sembra un po’ come consolarsi con l’aglietto, ma voto a favore tenendo alta la guardia, sperando che venga portato a termine quanto votato».
Non si nega una frecciata Loris Sartore. «Il Comune, a quanto vediamo, in qualche modo si muove – esclama -, mentre la Regione è immobile. Sono arrabbiato, perché la Regione è lenta nel prendere decisioni che richiederebbero tutt’altro passo, non quello del montanaro sui sentieri. Siamo in emergenza, è necessario che si sblocchino le misure a sostegno della collettività».
Chiude l’assessore alle Politiche sociali, Luca Girasole. «Invece di chiedere un’accelerazione farei i complimenti alla macchina amministrativa – conclude –. I miei uffici sono 24 ore su 24 sul pezzo e fanno una vita difficile, li ringrazio pubblicamente. Non condivido il fatto di dire che si debba fare di più da una parte e poi dall’altra continuare a fare accessi agli atti a cui sono obbligati a rispondere entro tempi prestabiliti».
(alessandro bianchet)