Cogne, test sierologici a tutta la popolazione
Un progetto pilota che il Comune di Cogne vuole portare avanti per tutelare gli abitanti, i test saranno gratuiti
Cogne, test sierologici a tutta la popolazione.
Il Comune di Cogne vara un progetto pilota offrendo gratuitamente ai suoi 1.400 abitanti la possibilità di effettuare il test sierologico «mirato ad individuare la presenza di immunità contro il Coronavirus SARS-CoV-2».
Un progetto nato quasi per caso, come spiega il sindaco Franco Allera, in una chiacchierata con il fisico Fabio Truc, docente all’Università di Torino e cognein.
«Mi aveva cercato per sapere come stavo – spiega Allera, che il Coronavirus l’ha preso e lo ha sconfitto – e mi ha detto che una comunità chiusa come la nostra, sarebbe stata l’ideale per una ricerca scientifica, per capire quanti hanno incontrato il virus».
Un’idea che ha preso sempre più corpo fino a trasformarsi in un progetto pilota.
Il caso Cogne
La particolarità di Cogne è di essere una comunità che fino ai primi di marzo ha avuto molti contatti, per poi chiudersi improvvisamente e subito prima delle altre, domenica 8 marzo, a qualsiasi contatto esterno. «Abbiamo un’unica strada di accesso che abbiamo subito presidiato, non facendo più entrare nessuno. Abbiamo avuto quattro positivi, ma quanti hanno davvero incontrato il virus?»
L’indagine
L’indagine prevederà il dosaggio quantitativo delle immunoglobuline specifiche di tipo G anti SARS-CoV-2.
«Consapevoli dell’alta contagiosità e dell’elevato potenziale di mutazione del Coronavirus a pericolosità e della capacità di mutare rapidamente del Coronavirus – dice il sindaco -, lo scopo dell’iniziativa non è assolutamente quello di fornire una liberatoria a coloro che dovessero risultare immuni, bensì di valutare l’immunità sviluppata, al momento attuale, dell’intera popolazione di Cogne e di mettere i risultati ottenuti a disposizione della comunità scientifica internazionale».
I test saranno su base facoltativa, ossia gli abitanti potranno decidere se aderire o meno all’indagine, e gratuiti.
«L‘indagine è finanziata con risorse nostre. Porteremo in variazione di bilancio la cifra che abbiamo reperito grazie alla possibilità prevista di sospendere la rata di alcuni mutui purché la cifra risparmiata sia utilizzata in iniziativa che riguardino l’emergenza Covid – precisa Allera -. Abbiamo previsto un budget di 30/40 mila, poi molto dipenderà da quanto decideranno di aderire».
Il professor Fabio Truc fornirà assistenza al Comune per l’analisi dei dati che saranno messi a disposizione del sistema sanitario regionale e della comunità scientifica.
«Pensiamo che questo progetto possa destare l’interesse dei ricercatori e che potremmo trovare per questo motivo delle collaborazioni anche di tipo economico» conclude il sindaco
(erika david)