Scuola: sindacati contro il rientro a maggio: «l’assessora fa annunci anziché confrontarsi»
Cgil, Cisl, Savt e Snals Confsal proclamano lo stato di agitazione e chiedono un incontro nei prossimi giorni e la convocazione del Consiglio Scolastico Regionale. Replica l'assessora: «nessun annuncio, il documento è stato presentato alla Giunta per l'approvazione; il confronto deve ancora iniziare».
Scuola: sindacati contro il rientro a maggio: «l’assessora fa annunci anzichè confrontarsi».
Le organizzazioni sindacali della scuola Cgil, Cisl, Savt e Snals Confsal proclamano lo stato di agitazione e invitano l’assessora a «recedere da qualsiasi ipotesi di ripresa della didattica in presenza prima del prossimo mese di settembre, in mancanza della predisposizione di tutte le norme
Sindacati contro l’assessora
I sindacati puntano il dito contro l’assessora, accusandola «di preferire gli annunci a mezzo stampa la confronto con i rappresentanti delle docenti e dei docenti che da oltre due mesi consentono lo svolgimento della didattica a distanza, creando dal nulla un nuovo modo di fare scuola».
Secondo quanto riferito dai sindacati, i contenuti del Gruppo di lavoro convocato dall’assessore è stato diffuso alla vigilia di una riunione nella quale i Sindacati intendevano presentare le proprie osservazioni e proposte, raccolte nel corso delle assemblee in videoconferenza alle quali ha partecipato oltre il 50% dei docenti valdostani.
«L’assessora ha preferito la politica dell’annuncio anzichè la politica del confronto, nel palese tentativo di impedire agli insegnanti di presentare il proprio contributo alla ripresa della didattica in presenza, per evitare il confronto sindacale» – tuonano i rappresentanti di Cgil, Cisl, Snals Confsal e Savt Ecole -.
Altro ‘sgarbo’ secondo i sindacati, è aver inviato il materiale sul quale discutere soltanto ieri, nel tardo pomeriggio, «rendendo di fatto impossibile il suo studio approfondito prima dell’incontro».
Scuola: i sindacati chiedono un incontro
Dopo aver rilevato la grande preoccupazione degli insegnanti, i rappresentanti sindacali chiedono il rinvio dell’incontro a una nuova data da concordarsi, «per poter dare un contributo alla discussione, in particolare sul tema della sicurezza».
I sindacati auspicano «che venga consultato il Consiglio Scolastico Regionale, quale organo rappresentativo della scuola nel più ampio contesto economico e sociale, anche se non si vuole modificare il calendario scolastico».
Le preoccupazioni dei sindacati
«Le organizzazioni sindacati sono fortemente preoccupate per la sicurezza che deve essere garantita in primo luogo a bambini e ragazzi e alle loro famiglie – invitiamo l’assessore a recedere da qualsiasi ipotesi di ripresa della didattica in presenza, prima del prossimo mese di settembre, in mancanza della predisposizione di tutte le norme per la sicurezza».
I sindacati chiedono di ripristinare le relazioni sindacali sulle materie previste dal contratto, «senza fughe in avanti e, nel rispetto delle prerogative di tutte le parti trattanti, provvedere agli atti di sua competenza, a partire dall’indizione e organizzazione dei prossimi concorsi a cattedra.
Senza dimenticare la definizione delle modalità di nomina dei supplenti per il prossimo anno scolastico, tenuto conto dell’elevato numero di pensionamenti al primo settembre e della scarsità di aspiranti presenti nelle graduatorie».
La minaccia dello sciopero
«In mancanza di risposte adeguate, la scelta sarà di proclamare lo sciopero, per garantire la sicurezza di studenti e lavoratori».
La replica dell’assessora: «nulla è deciso»
Stringata ed eloquente la replica dell’assessora all’Istruzione, Università, Ricerca e Politiche Giovanili Chantal Certan: «nessuna fuga in avanti, il documento del Gruppo di lavoro che peraltro non convoco io, non è stato approvato; è stato soltanto presentato alla Giunta per l’approvazione. Si tratta di un documento work in progress che deve essere sottoposto ai sindacati e sarà successivamente approvato con le opportune modifiche.
Lo ribadisco per chi non capisce o non vuole capire: nulla è stato deciso, siamo nel campo delle ipotesi per non arrivare impreparati al nuovo anno scolastico a settembre».
(re.aostanews.it)