Scuola, Valle d’Aosta: il rientro sarà “geometria variabile”. Certan: valutare riapertura anticipata per fascia 3-11 anni
Il Governo regionale ha esaminato i documenti del Gruppo di lavoro
Ai tempi del coronavirus il rientro a scuola in Valle d’Aosta potrebbe essere anticipato per i più piccoli e comunque a “geometria variabile” per tutti gli studenti. E’ quanto emerge dalla riunione straordinaria della giunta regionale, riunita in seduta straordinaria questa mattina, 14 maggio. Il Governo regionale ha esaminato i documenti del Gruppo di lavoro settore scuola, creato dall’Assessorato dell’Istruzione, Università, Ricerca e Politiche giovanili nell’ambito della progettazione e dell’organizzazione della ripresa dell’attività didattica, così come dell’accompagnamento di famiglie, studenti e personale docente nella seconda fase dell’emergenza e in vista della riapertura di settembre.
«L’estrema diversificazione delle realtà scolastiche nella nostra Regione potrebbe rendere fattibile una ripresa delle attività educative e didattiche in presenza soprattutto per la fascia d’età 3/11 anni e in alcune realtà a bassa densità scolastica, laddove potrebbe essere meno difficoltosa la gestione, nei plessi scolastici, degli studenti rispetto agli agglomerati urbani e alle grandi città». Lo dice l’assessora regionale all’Istruzione Chantal Certan.
«Crediamo che vi sia l’opportunità di valutare, come sostenere e accompagnare le famiglie in vista della conclusione dell’anno scolastico e della prossima riapertura, con scelte che garantiscano da un lato il diritto allo studio, costituzionalmente sancito, dall’altro la salute e la sicurezza di ragazzi e personale scolastico», commenta l’assessora.
Sempre nella mattinata di oggi i sindacati dei pediatri di libera scelta, auditi in V Commissione consiliare, hanno espresso il loro no categorico alla riapertura anticipata delle scuole.
Il gruppo di lavoro ha redatto due documenti di indirizzo, uno tecnico e uno sanitario, per lo svolgimento delle attività didattiche in presenza rivolte agli alunni dei vari gradi e ordini di scuola.
I documenti saranno portati all’attenzione dei dirigenti scolastici, dei sindaci, delle organizzazioni sindacali della scuola, della Consulta dei giovani, del Comitato di coordinamento in materia di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro, affinché possano essere affrontati, valutati e validati tutti gli aspetti per garantire un sereno ritorno a scuola a tutti gli studenti valdostani, ai loro insegnanti e al personale non docente.
Nel dettaglio, il Gruppo di lavoro ha affrontato differenti temi, alcuni dei quali saranno oggetto di approfondimento con gli stakeholders. Questi i punti:
- l’edilizia scolastica, con riferimento anche a nuove soluzioni in tema di logistica;
- l’innovazione e la sostenibilità digitale per potenziare le nuove modalità di didattica (DAD) e formazione a distanza (FAD);
- nuove strategie educative basate su una pedagogia attiva e un apprendimento esperienziale, quali la flipped classroom (c.d. “classe capovolta”), l’outdoor education e/o altri progetti di educazione ambientale e cittadinanza, in collaborazione con gli enti locali, le cooperative e le associazioni del terzo settore, considerato il nostro contesto ambientale particolarmente favorevole;
- la formazione iniziale e il reclutamento del personale docente e ausiliario;
- il rilancio della qualità del servizio scolastico nell’attuale contesto emergenziale, con particolare attenzione agli alunni con bisogni educativi speciali;
- l’educazione al rispetto delle norme in materia di sicurezza e, in particolare, la distanza fisica (distanziamento sociale) anche in previsione dell’attivazione di “centri estivi”;
- lo sviluppo della rete dei servizi di educazione e di istruzione a favore dei bambini nella fascia 0-6 anni.
Il piano presenta diversi scenari di riapertura a livello regionale, partendo dalle scuole dell’infanzia e primarie, anche in considerazione dello scarso impatto che l’avvio delle stesse ha sulla mobilità e sull’affollamento dei mezzi pubblici di trasporto in quanto trattasi prevalentemente di servizi educativi che sorgono nelle vicinanze dell’abitazione.
Il Piano scuola e il Protocollo di sicurezza saranno ora sottoposti all’Unità di crisi e al Comitato di coordinamento in materia di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro per la valutazione nel merito degli stessi, al fine di definire lo scenario da attuare, nel rispetto dell’evoluzione epidemiologica.
Gli scenari
- In una prima fase (maggio/giugno 2020), la frequenza in presenza sarà facoltativa. Sarà, comunque, garantita la didattica a distanza:
A. Rientro, “a geometria variabile”, degli alunni (frequenza parziale nel tempo – turni di mezze giornate – e ridotta nel numero di allievi)- della scuola dell’infanzia- della scuola primaria- della scuola secondaria di primo grado- della scuola secondaria di secondo grado, limitatamente al quinto anno, a conclusione del secondo ciclo d’istruzione.
B. Rientro, “a geometria variabile”, degli alunni (frequenza parziale nel tempo – turni di mezze giornate – e ridotta nel numero di allievi)- della scuola dell’infanzia- della scuola primaria- della scuola secondaria di primo grado, limitatamente al terzo anno, a conclusione del primo ciclo d’istruzione – della scuola secondaria di secondo grado, limitatamente al quinto anno, a conclusione del secondo ciclo d’istruzione, per la simulazione dell’Esame di stato in presenza.
- in una seconda fase (settembre 2020)
C. rientro, a “geometria variabile”, di tutti gli alunni di ogni ordine e grado, prioritariamente di coloro che frequenteranno il primo anno di ogni ordine e grado di scuola, per favorire l’accoglienza nelle nuove scuole.
(re.aostanews.it)