Fase 2: un opuscolo con i consigli per tornare sicuri in montagna
“Consigli per tornare in montagna nella fase 2 della pandemia Covid-19” è scaricabile dal sito dell’Ausl Valle d’Aosta al link: http://www.ausl.vda.it/notizie.asp?id=778&l=1&n=1178
Fase 2. Tornare sicuri in montagna: un opuscolo del Centro di medicina di montagna dell’ospedale Parini di Aosta in collaborazione con la Fondazione Montagna Sicura. L’opuscolo informativo dal titolo “Consigli per tornare in montagna nella fase 2 della pandemia Covid-19” è scaricabile dal sito dell’Ausl Valle d’Aosta al link: http://www.ausl.vda.it/notizie.asp?id=778&l=1&n=1178. L’invito è a non impegnare il soccorso alpino in inutili interventi.
Il commento
Scrive nella prefazione il dottor Guido Giardini, responsabile del Centro di Medicina di Montagna dell’Ausl Valle d’Aosta e presidente della Fondazione Montagna Sicura. «Finalmente possiamo uscire di casa e tornare alle nostre amate montagne ma ci sono molti rischi, per nulla trascurabili. Il possibile contagio non è affatto improbabile, vanno mantenute scrupolosamente le misure e i dispositivi consigliati. Gli ospedali sono ancora sotto scacco e il personale sanitario che ha curato le polmoniti virali ieri è lo stesso che compone le squadre del soccorso alpino. Evitiamo di impegnarlo in inutili interventi».
I contenuti
Nell’opuscolo si trovano informazioni di carattere generale sulla montagna, che in questi due mesi di minima frequentazione umana è cambiata e vi sono consigli utili per la frequentazione degli ambienti in quota.Sono inoltre riportate indicazioni sull’intensità dello sforzo e dell’impegno fisico, sulla frequenza cardiaca ideale da mantenere durante la progressione, cosa fare in caso di febbre o sintomi da infezione alle vie respiratorie, per chi è portatore di patologie croniche e per chi è reduce da una polmonite da Covid-19.
«Siamo stati fermi a lungo, dobbiamo quindi riprendere l’anelata attività sportiva in montagna senza fare sforzi eccessivi ed inutili. Ricominciamo a passo lento, che da sempre è il passo dei montanari. La montagna è di tutti ma dobbiamo tornare ad essa con il buon senso».
(re.aostanews.it)