Decreto Cura Italia: la Bcc valdostana ha istruito circa 1000 pratiche
La maggior parte delle richieste è per l'ottenimento dei 25 mila euro
Decreti Cura Italia e Liquidità. La Bcc valdostana ha istruito circa 1000 pratiche.
La maggiore richiesta è stata per l’ammontare massimo del 25% dei ricavi e comunque non oltre i 25.000 euro quale limite di garanzia del Fondo Centrale di garanzia. Attualmente risultano ancora fortemente rallentate le risposte da parte del Fondo Centrale per la concessione delle garanzie stesse.
Il commento
Commenta il Presidente di BCC Valdostana, Davide Adolfo Ferré. «Per Bcc Valdostana istruire e deliberare circa 600 domande pervenute per la moratoria e circa 400 domande per il Decreto Liquidità in poche settimane è stato impegnativo soprattutto perché si è strettamente legati ai tempi di risposta del Fondo centrale. Stiamo cercando di soddisfare le richieste del territorio e dei nostri clienti con attenzioni particolari soprattutto verso quelle situazioni che a seguito del Covid-19 hanno registrato importanti cali di reddito e operatività.
In particolare rispetto al Fondo Centrale di Garanzia, la banca verifica che la clientela rispetti le condizioni previste e, dove non vi siano, ricerca tutte le soluzioni percorribili, con il supporto dei consorzi di garanzia della Regione. Occorre precisare che la concessione del finanziamento non è automatica in quanto deve rispettare comunque determinati criteri. La volontà di BCC Valdostana, banca del territorio, è comunque quella di agevolare il più possibile le richieste».
I passaggi
Le misure messe in campo dal Governo, come il Fondo di Garanzia, sottostanno quindi ad un iter preciso: una volta confermata la domanda le banche inviano la stessa al Fondo di Garanzia. Seppur in presenza di un’istruttoria semplificata, la documentazione deve essere fornita in modo corretto dai richiedenti, tramite un modulo di auto-certificazione. La banca avvia quindi i controlli e l’istruttoria e solo a seguito dell’avvenuta presa in carico da parte del Fondo Centrale può erogare il finanziamento.
Le precisazioni
Precisa il direttore della Bcc Adriano Cesano. «Le banche si devono muovere a livello discrezionale. L’accesso a questa misura specifica per garantire liquidità alle imprese fino a 25.000 euro non è concessa “tout court” perché devono essere sempre valutate le situazioni debitorie e lo status della posizione del cliente. Questo perché siamo comunque in presenza di una garanzia accessoria concessa dallo Stato. Se un correntista, che è già debitore verso la banca, non dovesse onorare l’ulteriore prestito concesso, sarà oggetto di riscossione in ultimo dal Fondo stesso tramite cartelle esattoriali. Per questo il Decreto non obbliga alla concessione del prestito, ma rimanda alla discrezionalità del sistema bancario».
Si ricorda, infine, che la BCC Valdostana ha aderito all’Accordo di anticipo Cassa Integrazione e che in questo momento di emergenza ha deliberato diverse misure per sostenere le imprese e i privati in momentanea difficoltà finanziaria legata all’emergenza Coronavirus, mettendo a disposizione della clientela finanziamenti di liquidità di durata fino a 60 mesi, con preammortamento e tassi particolarmente favorevoli, anche assistiti dalle garanzie dei Consorzi di Garanzia, oltre ovviamente alle moratorie previste dal decreto del Governo, dall’Accordo ABI o a ulteriori iniziative. Le filiali sono a disposizione per la necessaria consulenza telefonica.
(re.aostanews.it)