Courmayeur, riaperte dal 4 maggio Val Ferret e Val Vény
Il sindaco Miserocchi ha revocato la chiusura. Due piccoli smottamenti hanno interessato la strada per la Val Vény
Il sindaco di Courmayeur, Stefano Miserocchi, revoca l’ordinanza di chiusura delle valli Ferret e Vény.
Dal 4 maggio di conseguenza è nuovamente permesso al pubblico l’accesso veicolare e pedonale alle valli Ferret e Vény, compresa alla pista pedonale di Planpincieux.
La strada della Val Vény è stata interessata nella notte da due piccoli smottamenti causati causati dalle precipitazioni dei giorni scorsi. L’assessore ali Lavori pubblici, Marco Vigliasindi, ha effettuato un sopralluogo con i tecnici per predisporre gli interventi di somma urgenza per la messa in sicurezza del tratto interessato. Nel pomeriggio di oggi è atteso il geologo regionale per una valutazione dell’evento, che comunque non ha interessato in modo significativo la strada principale, ma solo il versante di terreno subito adiacente.
Per la pista della Brenva, che è strada poderale, l’Amministrazione di Courmayeur ricorda che l’accesso veicolare è solo per gli aventi diritto.
Le misure
Su tutto il territorio comunale sono in vigore dal 4 maggio le regole del Dpcm del 26 aprile e l’ordinanza del presidente della Regione, Renzo Testolin. Per quanto riguarda gli spostamenti all’interno del territorio regionale, sono consentiti solo quelli motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute, e si considerano necessari gli spostamenti per incontrare congiunti purché venga rispettato il divieto di assembramento e il distanziamento interpersonale di almeno un metro e vengano utilizzate protezioni delle vie respiratorie.
L’ordinanza consente, poi, lo spostamento all’interno del territorio regionale da parte di residenti, verso l’abitazione non di residenza (cd. seconda casa), sita anche al di fuori del comune di residenza, da parte del proprietario, degli aventi diritto e dei rispettivi conviventi, anche congiuntamente, per ragioni di sicurezza, di manutenzione e di controllo.
In materia di accesso ai parchi pubblici e giardini permane la chiusura delle aree attrezzate per il gioco dei bambini, al fine di evitare assembramenti.
L’accesso del pubblico ai parchi e ai giardini pubblici è condizionato al rigoroso rispetto del divieto di assembramento, nonché della distanza di sicurezza interpersonale di un metro, salva la facoltà del sindaco di disporre la temporanea chiusura di specifiche aree in cui non sia possibile assicurare altrimenti il rispetto del divieto di assembramento e del rispetto della distanza interpersonale di un metro.
In merito al capitolo delle attività motorie e sportive, permane il divieto di attività ludica o ricreativa all’aperto. E’ consentito svolgere individualmente, ovvero con accompagnatore per i minori o le persone non completamente autosufficienti, attività sportiva o attività motoria all’aperto, purché’ comunque nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri per l’attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività.
(re.aostanews.it)