Fase 2, Baccega: «Imperativo il ritorno alla normalità dell’ospedale Parini di Aosta»
Lo ha sottolineato in conferenza stampa l'assessore alla Sanità Mauro Baccega
Fase 2. Imperativo il ritorno alla normalità dell’ospedale Umberto Parini di Aosta. Ne è convinto l’assessore alla sanità Mauro Baccega.
Il commento
Sottolinea. «È indispensabile che l’Azienda Usl della Valle d’Aosta, al di là delle patologie gravi e degli interventi urgenti che non hanno mai subito interruzioni, ritorni ad occuparsi anche di tutti quegli interventi in elezione che, in questi mesi, purtroppo hanno dovuto essere sospesi. A tale proposito, è iniziato un percorso di approfondimento per preparare un ospedale Covid, separato dal Parini, affinché non ci siano più eventuali rischi di contagio».
Prosegue. «Proprio per ridurre l’attuale pressione sull’ospedale e liberare reparti per restituirli alla loro ordinaria attività, il Governo regionale è intervenuto anche sulla gestione delle strutture del territorio, assegnando all’Usl della Valle d’Aosta il coordinamento diretto di una parte della struttura di Perloz, per un totale di 18 posti, destinata a unità socio-sanitaria di cure residenziali estensive per il ricovero di pazienti Covid negativi, che possono essere dimessi dall’Ospedale ma non ancora in grado di rientrare al proprio domicilio o in micro-comunità.
Inoltre, grazie alla disponibilità dell’Unité des Communes Valdôtaines Valdigne – Mont-Blanc, sono in corso di definizione le procedure amministrative per l’apertura della nuova struttura residenziale di Morgex che sarà destinata a unità socio-sanitaria di cure residenziali estensive per il ricovero di pazienti Covid positivi, in uno stato di salute tale che, dimessi dall’Ospedale, necessitano ancora di un periodo di elevata assistenza sanitaria prima di rientrare a domicilio o trovare destinazione presso altri setting residenziali».
Disabilità
Per la fase 2 si prevede una riattivazione graduale di una serie di servizi, privilegiando in fase iniziale una gestione all’aria aperta, al fine di permettere almeno qualche ora giornaliera di svago per i disabili e di sollievo per i loro parenti avendo come presupposto la definizione di chiare procedure di prevenzione da rischio di contagio che tutelino le persone con disabilità, gli operatori e i familiari se presenti. Allo stesso modo, sarà convocato nei prossimi giorni il Tavolo tecnico regionale di coordinamento e monitoraggio sull’autismo.
(da.ch.)