Sanità: la Regione individua le professioni sanitarie da avviare
Servono, tra le altre figure, 25 infermieri
Sanità: individuate le professioni sanitarie da avviare. La Giunta regionale ha approvato il fabbisogno delle professioni sanitarie da avviare in formazione per l’anno accademico 2020/2021. Individuati i posti, nell’ambito di tale fabbisogno, da istituire nei corsi di laurea triennali delle professioni sanitarie dell’Università degli Studi di Torino nel medesimo anno accademico. Lo ha comunicato l’assessore alla sanità, Mauro Baccega.
Il commento
«Con riferimento al Sistema sanitario regionale, il fabbisogno di professionisti sanitari da avviare in formazione per l’anno accademico 2020/2021 consiste in 25 infermieri, due ostetriche, due fisioterapisti, due logopedisti, due educatori professionali, due tecnici sanitari di laboratorio biomedico e due tecnici sanitari di radiologia medica».
Inoltre nell’ambito di tale fabbisogno, sentita l’Usl della Valle d’Aosta e le rappresentanze professionali, sono stati individuati, presso l’Università degli Studi di Torino, per l’anno accademico 2020/2021, 25 posti nel corso di laurea triennale in infermieristica di Aosta e posti aggiuntivi nei corsi di laurea triennali delle professioni sanitarie, a favore di studenti residenti nel territorio regionale, che superino il concorso di ammissione. Si tratta di un posto nel corso di laurea triennale in educazione professionale, un posto nel corso di laurea triennale in fisioterapia e un posto nel corso di laurea triennale in tecniche di laboratorio biomedico.
«L’effettiva istituzione di questi posti aggiuntivi riservati – conclude Baccega – è subordinata al completamento dell’iter di programmazione da parte del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca relativo alla definizione del numero degli accessi ai corsi di laurea per le professioni sanitarie per l’anno accademico 2020/2021, nonché al loro recepimento nel bando dell’Università degli Studi di Torino relativo all’ammissione ai corsi di laurea delle professioni sanitarie per il medesimo anno accademico».
(re.aostanews.it)