Coronavirus, Aosta: pulizie e sanificazioni di strade e vicoli avviate il 2 marzo
A spiegarlo il sindaco all'Ambiente Delio Donzel, in risposta a un'iniziativa di Luca Lotto. Il 6 aprile è partita la seconda fase
È partita il 2 marzo, e rafforzata il 6 aprile, la task force per la pulizia delle strade e la sanificazione di vicoli, portici e elementi dell’arredo urbano del comune di Aosta, per far fronte anche sotto questo aspetto all’emergenza Coronavirus.
Il dibattito
Il dato è emerso dalla seduta dall’assemblea aostana, alla luce dell’interrogazione presentata dal pentastellato Luca Lotto, che ha portato ad esempio la sanificazione avvenuta in tanti comuni.
A tal proposito, il consigliere ha chiesto anche la possibilità di «mappare le zone e considerare le strade in cui ci sono luoghi più frequentati come farmacie, alimentari e posti simili, dove le persone sono più preoccupate».
La replica
A rispondere ci ha pensato l’assessore all’Ambiente Delio Donzel, che ha ricordato l’avvio, il 2 marzo da parte della ditta Quendoz, del lavaggio di strade «nel centro storico e nelle vie limitrofe, nonché di portici, vicoli e marciapiedi comunali – ha spiegato -. Dalla settimana successiva abbiamo integrato il servizio di lavaggio con un prodotto disinfettante che determini una sanificazione».
Nuova modalità
Poi, il 6 aprile, è partita una sorta di fase-2.
In questo caso, ha confermato Donzel «vengono lavate accuratamente tutte le vie e le strade cittadine nella zona del centro storico (quotidianamente) e con programmazione settimanale tutte le aree periferiche».
In mancanza di «riscontri scientifici – ha continuato l’assessore – non vengono utilizzati prodotti sanificanti, considerata la matrice complessa del fondo. Viene impiegata solamente acqua per abbattere eventuali polveri, particolato sospeso e aerosol».
Una sanificazione è invece effettuata per «vicoli e portici», così come «panchine, cestini gettacarte, contenitori per deiezioni canine e PTR lungo l’asse del centro storico – conclude -. L’intero territorio comunale è coperto nel giro di due settimane».
Poi una chiosa. «Speriamo che nel frattempo migliori anche la civiltà delle persone, perché dall’inizio dell’emergenza si sono moltiplicati gli abbandoni dei rifiuti in tutte le zone della città».
(al.bi.)