Scuola, Cisl Valle d’Aosta: riapertura? Più che quando, come
Il sindacato chiede di fare scelte decisive anche sul fronte delle modalità di reclutamento
«Più che a quando riaprire le scuole, la discussione dovrebbe concentrarsi sul come riaprire le scuole». A sottolinearlo, in una nota, la Cisl Scuola.
Nel dibattito sulla riapertura delle scuole, rinviata a settembre dal Governo, ma ipotizzata per maggio dall’assessora Chantal Certan, si inserisce anche la Cisl Scuola. Per il sindacato la riapertura delle scuole «è un problema di grande complessità, perché investe un sistema che coinvolge moltissime persone, con un grande impatto in termini di movimento e trasporti, servizi, contatti sociali».
Il desiderio di ritorno alla normalità
Il desiderio di “ritorno alla normalità” legato alla ripresa delle attività didattiche sarebbe, secondo la Cisl, desiderio di tutti. «Crediamo che sia proprio il personale della scuola ad avvertire il bisogno di recuperare quanto prima quel rapporto di relazione immediata e diretta che rende tale una comunità scolastica. La scuola a distanza non può reggere e funzionare per un lungo periodo viste le non poche criticità riscontrate».
La CISL Scuola della Valle d’Aosta resta in attesa delle decisioni saranno assunte dalle autorità competenti nazionali e regionali. «L’obiettivo è favorire un graduale ritorno alla normalità anche per alunni, studenti ed insegnanti. Tutto ciò, al fine di evitare i rischi di nuovi contagi, dovrà logicamente avvenire, come per tutti gli altri lavoratori, avendo la massima cura nel tutelare la salute e la sicurezza sia dei docenti che degli utenti del servizio e mettendo in atto tutti gli accorgimenti e le strategie necessarie a tal fine. La CISL Scuola, tramite i propri delegati nelle varie istituzioni scolastiche, vigilerà attentamente affinché tutto ciò avvenga in modo puntuale».
La situazione dei concorsi
Secondo il sindacato, l’emergenza Covid-19 e le conseguenti misure restrittive, avrebbero determinato problemi anche per lo svolgimento delle procedure relative ai concorsi riservati e ordinari. «È ormai venuta meno ogni possibilità di svolgere le procedure concorsuali in tempo utile per l’avvio dell’anno scolastico 2020/2021».
Questo ritardo nell’espletamento delle procedure sarebbe grave perché «l’impiego di personale precario per il funzionamento delle nostre scuole continua a crescere di anno in anno senza garantire alcuna continuità». Sarebbero infatti più di 75 mila i precari che negli ultimi 12 anni hanno maturato ben più di 3 anni di servizio.
«È arrivato il momento di fare scelte decisive». La CISL Scuola rilancia quindi la proposta di individuare modalità straordinarie di reclutamento, quali ad esempio i concorsi per soli titoli. «Sono modalità che consentono alle scuole di poter far conto, già dal prossimo settembre, sulla necessaria stabilità delle risorse di organico, valorizzando a tal fine le più consistenti e consolidate esperienze di lavoro. Le assunzioni nella scuola, attraverso procedure per soli titoli, possono essere risolutive e funzionali per l’avvio regolare dell’anno scolastico con tutti i docenti in cattedra già dal 1° settembre».
(s.c.)