Coronavirus: Usca, 251 visite domiciliari in un mese
Le tre Unità Speciali di Continuità Assistenziale sono composte da un medico e da un infermiere
Coronavirus. Attivate il 22 marzo scorso, le Unità Speciali di Continuità Assistenziale hanno compiuto, nel primo mese di attività, più di 250 visite domiciliari a pazienti Covid-19 positivi o sospetti positivi.
In Valle d’Aosta le Usca sono tre unità, composte da un medico e da un infermiere, con base operativa nelle sedi di Saint-Pierre e di Aosta (per i distretti sociosanitari 1 e 2) e di Châtillon (per i distretti sociosanitari 3 e 4), negli ambulatori della Continuità assistenziale.
Le Usca operano in stretto contatto con i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta, i medici di continuità assistenziale e la Centrale Unica del Soccorso 118, per lo scambio di informazioni relative al decorso clinico dei pazienti.
Le modalità
Inoltre l’intervento delle Usca può essere attivato dai medici ospedalieri al momento del rientro a domicilio del paziente. Il Triage avviene per via telefonica: l’infermiere “triagista” acquisisce le informazioni necessarie dal medico e, secondo una procedura definita, se necessario, si procede all’attivazione dell’Unità di riferimento.
Su 251 visite domiciliari, 44 pazienti sono stati sottoposti ad ossigenoterapia e per 21 è stato disposto il ricovero ospedaliero. Gli utenti monitorati con il sistema di telemedicina sono, attualmente, 19. Le Usca sono operative tutti giorni (compresi sabato e domenica), dalle 8 alle 20.
(re.aostanews.it)