Coronavirus, sviluppo turistico: prorogato il bando GAL da 1,4 milioni
La nuova scadenza è il 31 luglio 2020
E’ stato prorogato il bando GAL per progetti di sviluppo turistico. Lo comunica il GAL Valle d’Aosta, il cui comitato direttivo si è riunito oggi, martedì 21 aprile in videoconferenza.
Vista l’attuale situazione di emergenza sanitaria e accogliendo l’invito al comune senso di responsabilità e di solidarietà, il GAL ha prorogato i termini per la presentazione delle domande di sostegno per il bando 6.4.2 “Investimenti per la creazione e lo sviluppo di attività non agricole” rivolto alle micro imprese, ai lavoratori autonomi e ai soggetti privati, singoli o in forma societaria, che intendono avviare micro imprese.
La nuova scadenza è fissata alle 12 di venerdì 31 luglio 2020.
«Siamo di fronte ad una situazione del tutto nuova – afferma Alessandro Giovenzi, presidente del GAL Valle d’Aosta –. Una vera e propria emergenza, prima di tutto sanitaria, che sta determinando pesanti ricadute sull’economia, specie per il comparto turistico e il suo indotto. Comprendiamo le difficoltà del momento e crediamo che i bandi del GAL possano accompagnare la ripresa economica e il rilancio di coloro che, in maniera prioritaria o anche solo marginale, lavorano per l’accoglienza nella nostra bellissima regione. La proroga della scadenza del bando permetterà di affrontare, con un po’ più di tempo e maggiore serenità, eventuali nuovi investimenti e pensare a come rinnovarsi o attrezzarsi, nel post emergenza, per affrontare con determinazione la fase della ripresa».
1,4 milioni di risorse
Le risorse pubbliche disponibili per la realizzazione degli interventi ammontano a 1.400.000 euro di contributo con possibilità di finanziamento a fondo perduto del 50%, per un importo massimo di 100.000.
Potranno essere finanziati interventi per la creazione e il miglioramento di attività legate allo sviluppo turistico o socio – economico:
- progettazione di nuovi servizi turistici riferiti a target specifici; realizzazione di attività ricreative legate al territorio, alle tradizioni e alla cultura locali;
- avvio o ampliamento di strutture micro-ricettive come rifugi alpini, dortoirs, case vacanze ed esercizi di affittacamere;
- attività di produzione e o vendita di prodotti gastronomici e artigianali tipici.
In fotografia: i componenti del direttivo in video conferenza
(re.aostanews.it)