Coronavirus, SAVT: fase 2, subito confronto con il governo regionale
Il Sindacato chiede di trovare soluzioni a livello regionale in grado di reggere l'urto dell'effetto coronavirus
Avvio del confronto per la fase 2. Lo chiede al governo regionale il Savt. Il Sindacato lamenta che «mentre in tutta Italia le Regioni stanno dibattendo al loro interno su come poter affrontare la fase 2, quella della ripartenza, in Valle d’Aosta al momento tutto tace. Non vi è nessuna interlocuzione tra il presidente della Regione e le parti sociali per iniziare a confrontarsi sulle modalità con le quali fare ripartire il sistema, in primis garantendo la sicurezza di tutte le persone coinvolte».
Per il Savt «il rischio è quello che, nel momento in cui arriverà a livello centrale il via libera per delle riaperture, noi non ci troveremo pronti per farlo e saremo obbligati a perdere ulteriore tempo. E oggi più che mai il tempo è prezioso. Molte aziende, produttive e commerciali, sono già a forte rischio chiusura e la tempestività per loro significa vita o morte, ivi compresi i posti di lavoro che ne conseguono».
Il Savt ricorda che «ancora prima dell’approvazione della legge che ha messo in circolo i 25 milioni di euro, abbiamo sostenuto che non sarebbe stata sufficiente se non si fosse in tempi brevi approvata quella che deve essere la manovra più corposa e strutturale e che inietterà nel sistema come minimo 120 milioni di euro. E questa rimane ancora la priorità».
Le priorità secondo il Savt
Secondo il Savt:
- bisogna assolutamente integrare le misure messe in campo per i lavoratori, a partire dal prorogare l’integrazione degli ammortizzatori;
- bisogna prevedere per il 2020 la sospensione totale del pagamento di tutti i tributi regionali e comunali, ivi compresa l’addizionale Irpef;
- bisogna garantire ulteriore liquidità alle imprese, anche a fondo perso se necessario. Ad una condizione però: che le aziende continuino a garantire i livelli occupazionali. Se necessario anche prevedendo maggiori forme di flessibilità del lavoro e di incentivazione per le assunzioni.
«Ed è per questo che deve iniziare un confronto proficuo e continuo tra tutte le parti in causa – conclude il Sindacato -. L’obiettivo deve essere quello di trovare a livello regionale delle soluzioni che permettano al nostro sistema economico di reggere all’urto dell’emergenza coronavirus, salvando aziende e lavoratori. Altrimenti la nostra Regione cadrà in una crisi sociale ed economica dalla quale sarà molto difficile rialzarsi».
(re.aostanews.it)